05-05-2017 ore 12:43 | Politica - Crema
di Andrea Baruffi

Crema, mercato. Tutti i candidati sindaco concordi e decisi a mantenerlo in via Verdi

Il mercato deve rimanere in via Verdi. Concordi tutti i candidati sindaco. Differenti le opinioni per l’utilizzo dell'area ex Stalloni. Non tutti approvano l’ipotesi progettuale di regione Lombardia (qui il dettaglio). L’argomento è stato discusso ieri sera nel salone dell’oratorio di Crema Nuova. Presenti i candidati Mimma Aiello, Stefania Bonaldi, Carlo Cattaneo ed Enrico Zucchi. L’incontro è stato promosso dall’associazione Quelli di via Verdi, “un’unione di imprenditori e residenti che hanno come unico interesse il futuro degli ambulanti e dell’area degli ex Stalloni”, come spiegato da Fabrizio Zaniboni, segretario dell’associazione e moderatore della serata.    

 

Riqualificazione e pannelli solari

“Gli ambulanti devono rimanere nell’attuale collocazione. Le pensiline – ha sottolineato Mimma Aiello – vanno riqualificate. Abbiamo pensato ad una sistemazione generale per renderle più fruibili. Oltre alla manutenzione della pavimentazione e degli scarichi, vorremmo posizionare sulla copertura pannelli solari con azionariato pubblico. Da quanto ho appreso si è parlato di spostare il mercato ma con precise condizioni che, al momento, non possono essere realizzate. Tutti siamo concentrati sul reperimento dei parcheggi e nessuno si preoccupa dell’attività meritoria svolta dal Centro di riabilitazione equestre (nell'immagine a lato). Per far conoscere la realtà si potrebbero organizzare negli ex Stalloni mercatini e bancarelle durante il concorso ippico”.  

 

Giocare da protagonisti

“L’area – ha dichiarato Stefania Bonaldi – formalmente è di proprietà della Regione ma i cremaschi hanno un forte senso di possesso su questo bene. Un polmone verde e un punto di congiunzione tra il centro e il quartiere di Crema Nuova. Rispettando i vincoli imposti dalla Soprintendenza, il nostro sogno è rendere l’area il più possibile aperta e fruibile. Non ci possono essere speculazioni o privatizzazioni selvagge. Concordiamo con l’idea elaborata dalla regione, ad eccezione del tema parcheggi. Abbandonata l’opzione di realizzare un parcheggio interrato, a fine 2014 abbiamo ipotizzato con gli uffici regionali di trasferire il mercato all’interno degli ex Stalloni. L’amministrazione non ha affrontato ideologicamente la questione ma ha posto alcune condizioni: la presenza di un’adeguata pavimentazione e copertura, l’accessibilità dei mezzi degli ambulanti per il carico e scarico e la massima apertura verso l’esterno. Ad oggi queste problematiche non sono state risolte. Dobbiamo giocare la partita con protagonismo. Non tutte le soluzioni possono essere accettate”.      

 

Centro culturale

“Il mercato – ha commentato Carlo Cattaneo – deve essere ammodernato ma deve rimanere nell’attuale collocazione. Dal 2009 ad oggi non è stato fatto nulla. L’area degli Stalloni deve diventare un polmone verde e un punto culturale. La struttura potrebbe essere utilizzata per fiere dell’artigianato, festival e manifestazioni a favore del commercio e dell’economia locale. L’unica soluzione non è demolire le mura e realizzare nuovi posti auto; uffici e servizi dell’ex Asl potrebbero essere raggruppati anche in altri immobili di proprietà comunale. È necessario dialogare con la regione e proporre una progettualità diversa per gli immobili, ascoltando le esigenze dei cittadini. Non dobbiamo aver paura ad avanzare nuove soluzioni”.

 

Housing sociale

Deciso l’intervento di Enrico Zucchi: “per tutti i cinque anni di mandato il mercato resta in via Verdi. Se i negozi oggi resistono è grazie all’indotto portato dal mercato. Qualcuno aveva detto che l’Asvicom voleva spostarlo. Si tratta di affermazioni false e scorrette. Durante il mandato della giunta Ceravolo, con il Piano integrato del commercio l’associazione ha trovato 800 mila euro per rimuovere l’eternit dalla copertura, sistemare la pavimentazione e riammodernare la struttura, in una logica di rispetto assoluto per gli ambulanti e i negozianti. All’epoca ho lavorato in modo splendido con Bordo. Tre anni fa l’amministrazione Bonaldi parlava di housing sociale (nell'immagine sopra il complesso realizzato ai Sabbioni) per la parte di immobile verso via Verdi. Una soluzione forse abbandonata ma necessaria in questo momento. Se diventerò sindaco sarò pronto a valutare situazioni, senza ereditare progettualità che non portano a nessun risultato”. 

 

Tavolo di lavoro

Numerosi cittadini hanno espresso la propria opinione sull’utilizzo dell’area e il restyling delle pensiline. Secondo Aldo Scotti, residente nella vicina via Ponte Furio, “gli Stalloni devono diventare un luogo di aggregazione culturale e artistica”. Arcangelo Zacchetti ha evidenziato i problemi strutturali e l’urgente “necessità di una sistemazione del mercato. La pavimentazione è sconnessa e gli scarichi non funzionano. Spesso sono gli ambulanti a sistemarli”. Della medesima opinione il presidente provinciale di Fiva Confcommercio Lino Guerini Rocco: “chiediamo la possibilità di creare un tavolo di lavoro per discutere il futuro dell’area”. Significativo il monito di un ambulante: “ricordatevi che siamo entità umane e non delle semplici caselline da spostare”.

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