05-03-2015 ore 16:26 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema. Pd, la base chiede più fusioni e meno Regioni. Jacopo Bassi: "chiara la richiesta di rottamazione degli enti locali"

Sono 54 i cittadini cremaschi che domenica 1 marzo hanno preso parte alle consultazioni indette dal Partito Democratico. I dati, diramati dalla segreteria regionale, confermano il trend lombardo: forte propensione all’eliminazione delle Regioni a statuto speciale e alla riduzione del numero totale – da 20 a 11 – mediante accorpamento, preferenza alla fusione di Comuni anziché all’unione.

 

Statuto speciale

In merito al primo quesito – che prevedeva l’abolizione delle Regioni a statuto speciale e definizione di una “nuova autonomia” valida per tutte le Regioni italiane – l’85% dei votanti si è espresso a favore, ovvero l’8% in meno rispetto al risultato conseguito a livello regionale.

 

Accorpamento

Rispetto al secondo quesito – la riduzione del numero di Regioni, mediante accorpamento, al fine di ottimizzare l'utilizzo delle risorse e migliorare lo svolgimento delle funzioni loro attribuite – favorevole è risultato il 72% dei votanti; anche in questo caso il dato è, seppur di poco, inferiore a quello regionale, fissato al 79%.

 

Identità locali

Il terzo quesito chiedeva quale fosse la forma più efficace di tutela delle identità locali, di Comuni sotto i 5 mila abitanti, efficientando i servizi. Il 52% dei votanti ha votato per la fusione, con la conseguente creazione di nuovi Comuni superiori. Il 48%, invece, ha dichiarato di preferire l’unione: gli enti locali mantengono la propria conformazione ma esercitano congiuntamente le loro funzioni.

 

Area omogenea

Il quarto quesito chiedeva si ritenesse possibile che, alla luce della riforma del Titolo V della Costituzione, parti della provincia di Cremona possano organizzarsi anche in aree omogenee oltre i confini provinciali storici. L’85% dei cremaschi s’è pronunciata a favore: questo dato – a differenza dei precedenti – ha superato quello cremonese (78%) ma è risultato comunque inferiore a quello medio provinciale (88%). 

 

Rottamazione

“Da questi dati emerge con chiarezza la richiesta di rottamazione dell’organizzazione degli enti locali, di Regioni e Comuni – spiega Jacopo Bassi, segretario Pd di Crema – un tema che non scalda certo il cuore ma al quale i nostri iscritti hanno dimostrato, con questo voto, di tenere. Il quesito provinciale, inoltre, lascia intendere che il rafforzamento dell’identità territoriale deve superare i confini tradizionali, questo non solamente per quanto riguarda il cremasco”.

 

Più mirati del referendum

“I 4 quesiti posti ad iscritti e simpatizzanti, inoltre, chiedono di muoversi in una direzione ben più decisa rispetto al costoso referendum promosso dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni e dal Carroccio. Quesiti più mirati e specifici – conclude il segretario cittadino – che danno un indirizzo ben più delineato e preciso della semplice richiesta di una maggiore autonomia, oggetto della consultazione leghista”.

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