04-10-2015 ore 12:15 | Politica - Crema
di Ilario Grazioso

Crema, Sant'Agostino. Luigi Di Maio: “no a Equitalia, sì al reddito di cittadinanza. Bisogna abolire la legge Fornero”

Accompagnato dai consiglieri comunali Alessandro Boldi e Cristian Di Feo e dal deputato soresinese Danilo Toninelli, si è conclusa alle 18 di ieri, l’intensa giornata del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, che al S. Agostino ha incontrato cittadini e simpatizzanti. Qualche goccia d’acqua ha accolto il suo ritorno a Crema, dopo l’appuntamento pomeridiano a Sergnano, ma l’enfant prodige della politica italiana, in perfetto orario rispetto al programma ci mette poco a scaldare la platea, che con il passare dei minuti è andata vistosamente aumentando. Certo, non è la piazza Duomo che accolse Grillo nell’aprile 2012, ed i toni del giovane pentastellato sono più pacati e istituzionali, rispetto a quelli che si sentirono in quell’occasione, tuttavia il messaggio è ugualmente deciso, pungente e chiaro: differenziarsi rispetto alle altre forze politiche, ponendo le persone, i cittadini, al centro del processo decisionale.

 

Il business della riscossione

Uno dei cavalli di battaglia del Movimento è l’abolizione di Equitalia e Di Maio lo sottolinea nel corso del suo intervento, volto alla costruzione di una Stato “amico”, che quando le cose vanno bene, “non deve rompere le scatole” e quando vanno male, deve aiutare il cittadino. Equitalia, “più riscuote, più guadagna – evidenzia Di Maio – per cui non andrà mai dal grande evasore”.

 

Abolire la legge Fornero

Parlando dei temi legati al lavoro, il giovane leader grillino, introduce la proposta del reddito di cittadinanza, ribadendo che non si deve intendere come una misura di carattere assistenzialista. L’obiettivo, deve essere quello di perseguire una formazione professionale mirata al lavoro, la persona che lo ha perso, deve partecipare ai corsi di formazione che si proporranno, per mantenere il reddito di cittadinanza, e cita una serie di esempi. “A Ragusa, dove da poco amministriamo noi – aggiunge – si tagliano gli sprechi e si prevede il reddito di cittadinanza comunale, ma colui che lo percepisce, deve aiutare l’amministrazione a sistemare ciò che può essere sistemato attraverso lavori di pubblica utilità”. Infine, l’affondo: “Bisogna abolire la legge Fornero”, perché ha immediatamente prodotto l’espulsione di 2 milioni di giovani dal mondo del lavoro. Si può fare, sottolinea Di Maio, perché la legge si può cambiare, le leggi li fa il parlamento, quindi se non funzionano il parlamento le può modificare.

 

I presenti all'incontro del M5S (foto © Cremaonline.it)

 

Il finanziamento pubblico

Non interessa a Di Maio, il dibattito su chi possa guidare il Movimento nei prossimi anni, ciò che lo preoccupa e il futuro del nostro Paese. Come saranno i trasporti o la scuola, che questa classe politica lascerà a chi li sostituirà al governo? Questi gli interrogativi che si pone, aggiungendo che la corruzione nel nostro paese non aumenterà, se non ci sarà il finanziamento pubblico ai partiti, perché questo fenomeno era ben presente negli anni ’80 e ’90, ed in quegli anni, il finanziamento pubblico era ben presente e utilizzato.

 

Toninelli: “Partecipare e fare qualcosa, per stare meglio tutti”

Cosa fanno i partiti tradizionali, si chiede il rappresentante cremasco in parlamento? Per Toninelli, il Movimento 5 stelle, non è un partito, in quanto strutturato in maniera orizzontale e non verticale, mentre tutti gli altri rappresentano delle aziende, con l’obiettivo di perseguire la rielezione dei propri esponenti e la possibilità di fare carriera. Ecco il perché delle scelte del Movimento, in ordine alla previsione del limite di due mandati in parlamento e del rifiuto di percepire i rimborsi elettorali. E poi, gli applausi, quando ricorda i dati attuali riferiti alla disoccupazione in Italia e i manifesti del Pd, che nel 2011 invocava il licenziamento dl Governo Berlusconi: “Ora dovremmo dire – conclude Toninelli – arrestiamo Renzi”.

 

Boldi e Di Feo: “Costruire la città che vogliamo”

Gli interventi dei due esponenti parlamentari, sono stai introdotti dai consiglieri comunali Boldi e Di Feo, i quali hanno parlato di temi di attualità locale, dal bando per la gestione dei rifiuti, agli introiti che il comune di Crema riceve dall’installazione dell’autovelox in tangenziale, dal bilancio partecipato, votato all’unanimità, ma che giace da due anni in commissione statuti e regolamenti, alla necessità di costruire tutti insieme la “città che vogliamo”, fino a trattare il tema della gestione degli immobili comunali. E, prima di lasciare spazio ai selfie di rito con il vicepresidente della Camera, salutando i presenti l’ex candidato a sindaco grillino, chiede aiuto e sostegno alle iniziative del Movimento e alle attività che nel territorio il M5s porta avanti.

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