04-07-2016 ore 20:43 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. M5S: “Il comune rinuncia al Bar del museo”, il sindaco smentisce

“L'amministrazione rinuncia al bar del museo!” La dichiarazione e l’enfasi appartengono al Movimento 5 Stelle cremasco, che al riguardo ha dedicato il comunicato stampa odierno. Stando invece ai documenti (in allegato) ed al sindaco Stefania Bonaldi la situazione è di tutt’altro avviso.

 

Il comunicato stampa

Andiamo per gradi. Ripartiamo dal comunicato 5 Stelle: “L'amministrazione rinuncia al bar del museo! Di fatto, questo è quello che è accaduto, in base al nuovo bando per la gestione del bar del museo realizzato da questa amministrazione. Gestione che, tra l'altro, da mesi lavora in regime di proroga, come spesso capita con questa amministrazione, che non è mai in grado di presentarsi pronta alla regolare scadenza dei contratti. Ebbene, dopo averci fatto aspettare con ansia, ecco il risultato: la nuova caffetteria sarà chiusa a pranzo e di sera!”


Ricominciare da capo”

“In pratica – sostengono i Cinque stelle - verrà persa tutta la clientela che in questi anni era stata attirata in quel bar, animando una zona della città fino ad allora deserta, facendo conoscere i chiostri, il museo e le bellezze della città. Il nuovo gestore (se mai se ne presenterà qualcuno) dovrà di fatto ricominciare da capo, rifarsi una nuova clientela e il rischio è che quella splendida zona di Crema torni ad essere una cattedrale nel deserto, frequentata solo da pochi intimi. Questo bando poteva essere una occasione per dare ulteriore slancio alla città e legare maggiormente il bar alle iniziative culturali, ma senza snaturare l'attività stessa e la sua possibilità di essere redditizia per un privato. L'amministrazione invece, con una scelta incomprensibile, rinuncia a tutto questo e mette a rischio una buona idea che ha funzionato per tutti questi anni”.

 

La versione del Comune

Veniamo ora alla versione del sindaco: “Nel capitolato approvato dalla Giunta municipale non è in alcun modo indicato che il Caffè del museo dovrà essere chiuso a pranzo e di sera. Sono indicati gli orari di apertura minima obbligatoria coincidenti con gli orari di apertura al pubblico del museo, ma non ci sono vincoli, come nella situazione attuale, di aperture ulteriori al pubblico. Addirittura abbiamo tolto il vincolo di effettuare il turno di riposo settimanale per favorire la massima fruizione degli spazi”.

 

Coordinamento

“Nel progetto gestionale oggetto di valutazione – prosegue Stefania Bonaldi – il concorrente dovrà indicare la soluzioni organizzative che intende adottare per qualificare la propria proposta di funzionamento del servizio, comprensive degli orari di funzionamento e delle proposte aggiuntive/migliorative. L’unico vincolo definito è l’orario di chiusura delle attività giornaliere, indicato alle ore 24, per evitare possibili rumori ed elementi di disturbo alla quiete pubblica. Il capitolato prevede inoltre che il futuro soggetto gestore potrà proporre attività aggiuntive per la promozione del museo e della città, proprio per favorire un ulteriore slancio all’attività del caffè del museo, in modo maggiormente coordinato con le iniziative culturali programmate”.

 

Umiltà e approfondimento

“Se i consiglieri pentastellati avessero l’umiltà di chiedere chiarimenti alla Giunta o agli uffici comunali prima di lanciare pubblici anatemi non sarebbe male e darebbero prova di maggiore maturità e responsabilità amministrativa. Invece hanno imparato in fretta l’arte della voce grossa senza la fatica dell’approfondimento”.

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