04-05-2015 ore 17:05 | Politica - Milano
di Gianni Carrolli

Milano. Il Consiglio dei ministri approva il Decreto latte. Soddisfazione per il Partito democratico in Regione Lombardia

Dopo l’approdo in Consiglio dei ministri del Decreto latte del Ministro Maurizio Martina, diventa “inutile la convocazione di qualsiasi tavolo regionale da parte dell’assessore all’Agricoltura, Gianni Fava, in quanto la materia è stata trattata con questo provvedimento già ratificato dal Parlamento, rendendo priva di senso qualsiasi iniziativa regionale”. Lo annunciano Marco Carra e Agostino Alloni, consiglieri regionali Pd e componenti dell’VIII Commissione Agricoltura del Consiglio regionale.

 

Le misure del Decreto latte

Il provvedimento è stato approvato dal Consiglio dei ministri nella seduta del 29 aprile. Negli “interventi urgenti per la gestione della fine delle quote latte” rientrano 5 punti: attuazione della rateizzazione in 3 anni senza interessi per le multe dell'ultima campagna; compensazione quote ultima campagna; contratti di vendita scritti e con durata minima di un anno; creazione dell'Interprofessione del latte per organizzare la filiera; rafforzamento del contrasto alle pratiche sleali di mercato con Antitrust.

 

Provvedimento soddisfacente

I consiglieri trovano il decreto “assolutamente soddisfacente, perché rilancia sui contratti e sull’inasprimento delle sanzioni per chi non rispetta i patti, garantisce condizioni di equilibrio nei rapporti commerciali, contrasta le pratiche sleali e punta soprattutto ad allungare la durata dei contratti, che ora non superano il mese, ad almeno un anno, modificando di fatto l’articolo 62 della legge 27/2012, che garantisce anche la certezza della remunerazione”, oltre a promuovere “l’Interprofessionale del latte che deve diventare il luogo dove le parti si confrontano e lavorano per ottimizzare i vari livelli, per arrivare fino ai consumatori”.

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