03-09-2015 ore 21:14 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

Crema. Ncd critico nei confronti del Progetto Anatra. Zanibelli: “più trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche”

“Se di troppe regole e troppa burocrazia si può morire, se sei amico degli amici puoi sempre trovare spazio tra le scarse (così dicono agli altri) risorse comunali elargite da questa amministrazione”. Così Laura Zanibelli, capogruppo del Nuovo Centrodestra in Consiglio comunale, in merito al Progetto Anatra, che domenica 6 settembre porterà in piazza un’iniziativa culturale e di animazione.

 

Fondazione e Comune

Secondo Zanibelli, il primo problema riguarda l’organizzazione: “il progetto nasce da un'associazione la cui presidente è Elisa Marinoni, rappresentante comunale della maggioranza in Fondazione San Domenico, Fondazione già tesa a valorizzare anche con la scuola di teatro questa forma espressiva. La Fondazione evidentemente non è stata ritenuta idonea come ambito naturale di sviluppo del progetto, meglio chiedere al Comune”.

 

Contributi e sponsor

“Al progetto però i 35 mila euro di contributo dalla Fondazione Cariplo e altre sponsorizzazioni sembrano non bastare, così vengono venduti gadgets negli spazi di un'attività commerciale, già partner: a questa verrà data opportuna visibilità su uno spazio di una via comunale senza nessuna regolamentazione né relativa tassa come qualsiasi altra attività commerciale. Ancora non basta, quindi le varie attività, laboratori eccetera, sono a pagamento. Possiamo definire non profit l'attività del progetto?”

 

Concessione degli spazi

“L’amministrazione comunale, a luglio, ben dopo la pubblicazione del progetto preautorizzato da chi sa chi, delibera di concedere gratuitamente per queste attività a pagamento sale prestigiose della città, dalla Sala della Musica agli spazi del Sant'Agostino: circa 3 mila euro o più di concessione gratuita di spazi, che dovranno essere coperti in parte corrente dal nostro ristretto bilancio comunale. Naturalmente per usare gli spazi comunali il proponente non ha aderito al bando di marzo e gli spazi sono concessi ugualmente”.

 

Più trasparenza

Ad associazioni e privati che non sono riusciti ad avere contributi dal Comune la capogruppo consiglia: “camuffatevi da amici o fate presentare da loro i vostri progetti o mettetevi in consorzio (come nel sociale) e vedrete che anche voi potrete godere di quei benefici senza dei quali evidentemente la libera espressione a Crema faticherebbe ad essere. Non vogliamo far fuggire proposte culturali e formative dalla città – conclude Zanibelli – ma ci accontenteremmo da tempo di trasparenza per tutti, soprattutto nell’uso delle risorse pubbliche cioè di tutti i cittadini di Crema”. 

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