03-03-2015 ore 17:57 | Politica - Roma
di Angelo Tagliani

Affaire don Inzoli, atti “sub secreto pontificio”. Bordo: “I tempi dell'omertà sono finiti, il silenzio del Vaticano non è accettabile”

“La scelta del Vaticano di non trasmettere alla Procura di Cremona gli atti inerenti i casi di abusi su minori che hanno visto protagonista don Mauro Inzoli e accertati dalle stesse autorità ecclesiastiche ci delude profondamente”.

 

Sub secreto pontificio

Così Franco Bordo, deputato di Sinistra ecologia e libertà, secondo il quale “la decisione della Santa Sede di apporre ai carteggi richiesti dalla giustizia italiana il "sub secreto pontificio", una sorta di segreto di Stato, è una contraddizione rispetto al nuovo corso che aveva annunciato lo stesso papa Francesco”.

 

I tempi dell'omertà
Il parlamentare cremasco auspica che il Vaticano possa tornare sui propri passi, augurandosi “si sia trattato di una decisione 'burocratica' e non di una cosciente scelta politica da parte della Santa Sede, che non sarebbe capita e accettata dai cittadini italiani. I tempi dell'omertà su temi del genere sono finiti e oggi ancor più di ieri il silenzio non è accettabile nè comprensibile”.


La magistratura

Bordo confida che le indagini proseguano, fiducioso che “la Magistratura riesca ad accertare anche autonomamente i fatti e le responsabilità attorno a questo squallido caso di abusi e potere, che vede come vittime minori indifesi”.

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