03-01-2017 ore 10:47 | Politica - Crema
di Rebecca Ronchi

Legge elettorale, tra spot e collegi ridisegnati. Toninelli, M5S: “ennesimo bluff del partito dei cacciatori di vitalizi”

Torna in auge il tema della legge elettorale. Secondo Danilo Toninelli, deputato cremasco del Movimento 5 Stelle, “non è possibile semplicemente ritornare al Mattarellum del 1993, che oggi non potrebbe funzionare con la scusa che sarebbe già stata utilizzata in passato. Si tratta evidentemente solo dell’ennesimo bluff”.

 

Lo spot leghista e renziano”

Per l’esponente pentastellato “lo spot renziano e leghista del ritorno ad un sistema già utilizzato e per questo facile e veloce da riproporre nasconde in realtà due motivazioni complementari: la prima è quella usare il Mattarellum nascondendosi dietro il nome del Capo dello Stato che fu relatore della legge; è una copertura per produrre una nuova legge elettorale che in realtà sarà ritagliata perfettamente sulle esigenze elettorali del Pd e di Renzi”.

 

Gerrymandering

“Perché oltre alle modifiche che verrebbero apportate alla legge originaria si aprirebbe la partita fondamentale del ridisegno dei collegi elettorali, che notoriamente è uno strumento attraverso il quale i partiti utilizzano le regole di tutti per trarre in modo nascosto e ingannevole dei vantaggi specifici attraverso la tecnica del “gerrymandering”. La seconda motivazione – attacca Toninelli - è che il tempo necessario a discutere queste modifiche e a farle approvare, oltre a quello per ridisegnare i collegi, consentirebbe alle Camere di restare in piedi fino a settembre, il che porterebbe deputati e senatori ad ottenere il privilegio delle pensioni d’oro dopo soli 4 anni e mezzo di lavoro come parlamentari”.

 

Cacciatori di vitalizi

Per smascherare quello che continua a essere il vero presidente del Consiglio cioè Renzi e il suo partito di cacciatori di vitalizi, il M5S ha approntato invece un’altra soluzione, molto semplice e realmente rapida: i partiti che hanno tentato di stravolgere la Costituzione ora stiano lontani dalle regole istituzionali come la legge elettorale, perché non sono legittimati a toccarle di nuovo. Grazie ai ricorsi promossi dai gruppi di avvocati sostenuti dal Movimento 5 Stelle, la legge elettorale attualmente vigente per la Camera tra un mese sarà giudicata dalla Corte costituzionale che, con il suo intervento, la renderà costituzionalmente legittima”.


Due leggi omogenee

“La proposta del M5S consiste nell’estendere quella legge al Senato, con i soli adattamenti derivanti dal diverso numero di senatori e dall’elezione su base regionale richiesta dalla Costituzione, consentendo così di andare al voto presto con due leggi omogenee, come ha giustamente richiesto lo stesso Presidente della Repubblica. Avremmo così un sistema elettorale omogeneo e sicuramente legittimo che per questo abbiamo chiamato il “Legalicum”. Tutte le altre proposte nascondo solo il duplice fine di farsi una legge elettorale su misura, possibilmente per impedire una temuta vittoria dei pericolosi “antisistema” e di tirare a campare per arrivare alla pensione d’oro. Ed è semplicemente vergognoso che provengano da chi, proprio sulle riforme istituzionali, è stato appena sconfitto democraticamente e in modo così evidente da 19 milioni di No”.

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