02-09-2015 ore 12:28 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Festa de l’Unità. Ecoreati, consumo di suolo e dissesto idrogeologico: i “provvedimenti epocali” del Pd e la cultura ambientale

“Uno dei maggiori problemi rispetto ai temi ambientali è la mancanza di conoscenza: non occupano molto spazio sui giornali ed in tv e se ne parla poco. Questo governo ha portato a compimento provvedimenti epocali, grazie al lavoro che da tempo continuiamo a svolgere a tutti i livelli istituzionali”. Così la deputata Chiara Braga, responsabile Ambiente del Pd, ieri sera ospite al dibattito Ambiente, territorio e sviluppo sostenibile presso la Festa de l’Unità, assieme a Vittore Soldo, della segreteria regionale Pd, Alessia Manfredini, assessore Ambiente di Cremona e Alessandro Lanfranchi, presidente di Padania Acque Gestione.

 

Ecoreati e dissesto

Incalzata dall’assessore Matteo Piloni, ieri sera in veste di moderatore dell’incontro, Braga (nella foto a lato) ha fatto il punto sulle iniziative governative: “la legge sugli ecoreati è certamente uno dei provvedimenti più importanti, dando al sistema giudiziario strumenti più efficaci di contrasto a reati ambientali gravi. Altro tema importante è quello del dissesto idrogeologico: la scelta del Governo di istituire l’unità di missione Italia sicura ha lo scopo di affrontare il problema sbloccando le risorse necessarie e cantierizzando i progetti. È importante che l’ambiente non venga percepito come periferico ma un’opportunità di rilancio per una nuova stagione di politica industriale”.

 

Consumo di suolo

A livello regionale, ha spiegato Vittore Soldo, “il confronto istituzionale sul consumo di suolo è finito su un binario morto, essendo venuta meno la disponibilità della maggioranza. A livello territoriale, in tema ambientale stiamo vivendo un momento di forte federalismo. Il Pd ha colto questa problematica e ha proposto di allargare e condividere la pianificazione territoriale estendendola a più comuni adiacenti tra loro, evitando dunque di lasciarla al singolo ente comunale. Anche in questo caso si tratta di temi complessi, che richiedono di portare avanti un lavoro che parte da una base fortemente culturale”.

 

Patrimonio idrico

Lavoro culturale che parte dalle più piccole declinazioni territoriali, “dalle cura e dalla responsabilità del bene acqua – ha aggiunto Alessandro Lanfranchi – che solo con 20 anni di ritardo riusciamo a convogliare in un’unica gestione a livello provinciale. L’obiettivo da raggiungere è quello di aggregare il patrimonio idrico provinciale in una sola gestione efficiente, abbattendo ogni frazionamento. Oggi abbiamo le carte in regola per effettuare investimenti importanti: nel prossimo anno e mezzo cantierizzeremo una quarantina di progetti per un valore di 40 milioni di euro, con l’obiettivo di migliorare il sistema e gestire in maniera efficiente il ciclo idrico non più a livello di singolo Comune ma tra aggregazioni di Comuni”.

 

Ottica territoriale

Anche Cremona sta premendo l’acceleratore rispetto ai temi ambientali. “Nell’ultimo mese e mezzo – ha tirato le somme l’assessore Alessia Manfredini – abbiamo portato la raccolta differenziata dal 53% al 62% e da ottobre partirà anche nel centro storico. Siamo al lavoro su diversi fronti: smog, ambiente, rifiuti, mobilità sostenibile ed altro ancora, sui quali cerchiamo di agire in sinergia con altri paesi. Grande attenzione va posta al tema dei rifiuti, della loro gestione e smaltimento, ideando politiche in una logica estesa. Così come sui rifiuti, in campo ambientale è necessario pensare mantenendo l’orizzonte dei prossimi 5 o 10 anni, dialogando e intraprendendo un percorso condiviso in ottica territoriale”.

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