02-09-2014 ore 09:45 | Politica - Crema
di Angelo Tagliani

Per Forza Italia “Crema avrà un autunno caldo”. Simone Beretta annuncia una “battaglia a tutto campo per impedire il centro culturale arabo”

“Sarà un autunno caldo su tanti problemi e tra questi l'inizio di una battaglia a tutto campo per non consentire al sindaco di Crema ed alla sua maggioranza, supina a SeL e Rifondazione Comunista, di favorire una moschea o centro culturale arabo che sia che la città non vuole assolutamente”.

 

Radici giudaico cristiane

Per Simone Beretta “bisogna essere ciechi a non leggere la realtà del sentire comune che non è disposto a concedere nulla senza il riconoscimento certo, vero e concreto di reciproci diritti inalienabili come l'accettazione del mantenimento dei nostri crocefissi nei luoghi pubblici a memoria delle nostre radici giudaico cristiane, come il no alla bigamia o ai matrimoni per procura fino all'accettazione che anche gli islamici possano abbracciare una fede diversa in libertà oltre a ripudiare la Jihad ed altro ancora. Insomma regole certe dentro impegni comuni”.

 

L'equilibrio politico

L'esponente di centro destra spiega di non essere contrario ad uno spazio riservato alla preghiera degli islamici, come per ogni altra confessione, “ma una moschea o un centro culturale arabo è ben altra cosa e sicuramente più complessa rispetto ad uno spazio per una preghiera comune. La giunta non sia imprudente, una città moderata come Crema non vieta a nessuno di pregare, ma è assolutamente contraria a dannose fughe in avanti a senso unico. Altrove è già capitato, Cremona compresa. Perché dividere la città rispetto ad un tema per nulla prioritario? E' una mancanza di equilibrio politico che la Bonaldi pagherà pesantemente sul piano politico ed amministrativo”.

 

Esecuzioni di massa

Secondo il capogruppo di Forza Italia “lo pseudo modernismo della sinistra al governo della città rischia di rimettere indietro le lancette del tempo, dentro un passato illiberale, antidemocratico, angusto e brutale. Se quanto sta accadendo oggi nel mondo ai nostri cristiani, oltre alle barbariche esecuzioni di massa e alle mediatiche ed orrende decapitazioni, non è sufficiente lasciandoli indifferenti ad aprire gli occhi alla sinistra ed ai cattocomunisti, ci penseremo noi e spero che sia possibile essere davvero in tanti, sia come forze politiche sia come società civile, a fare da argine a questa sudditanza-fobia”.

 

La presa del Vaticano

"Un giorno - conclude Beretta - spero chde saremo tutti fratelli ma se per esserlo dovremo diventare tutti islamici io non ci sto e continuerò a difendere le mie radici giudaico cristiane e non sarà certo una variante del PGT a Crema a consentire a fanatici islamisti di predicare la morte dei cristiani e la presa del Vaticano".

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