02-08-2016 ore 16:27 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema, orti sociali. Arpini "abbandonati all’incuria, auspico cambiamenti gestionali”

“Non ritiene questa amministrazione di revocare immediatamente le concessioni pro-tempore degli orti sociali utilizzati impropriamente quando non totalmente abbandonati?”. Si tratta di una delle 6 domande formulate dal consigliere d’opposizione Tino Arpini nell’interpellanza protocollata a fine luglio, con la speranza di possa suscitare “non tanto risposte rassicuranti, quanto cambiamenti gestionali più aderenti agli interessi dei cittadini tutti”.

 

Lamentele e delusioni
Come Arpini spiega nel documento, tutto parte dalle lamentele e dalla delusione manifestata da alcuni cittadini – “giovani pensionati, piuttosto che cassintegrati o dipendenti in mobilità” – che vorrebbero mettere a buon frutto il loro tempo libero e le loro energie, impegnandosi nella coltivazione di piccoli appezzamenti di orti, a beneficio della economia familiare propria ma, pur tuttavia, senza trovarne la pratica possibilità.

 

Punti di criticità
La necessità, per l’amministrazione, di avere interlocutori certi ha portato all’assegnazione degli appezzamenti di terreno ad associazioni e cooperative. Tali soggetti “sono per lo più molto affini ideologicamente a questa amministrazione – osserva Aprini – e, magari, anche per questo privilegiate nelle assegnazioni. Oltretutto ho notato appezzamenti troppo estesi per un unico affidatario, ed anche questa potrebbe essere la ragione degli stati di abbandono in cui versano”.


Tra bandi e sanzioni
La realizzazione degli orti sociali “è costata alle casse comunali, e dunque alle tasche dei cittadini, per tutte le opere di recinzione, accessi con cancellini individuali, relative chiusure e quant’altro necessario”. Per questo, il consigliere di Solo cose buone per Crema domanda, tra le altre cose, se l’amministrazione preveda l’applicazione di sanzioni in caso di ingiustificati abbandoni e l’estensione del bando, in scadenza in autunno, anche ai privati (in allegato l’interrogazione completa).

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