01-10-2014 ore 10:00 | Politica - Milano
di Angelo Tagliani

Ticket regionali farmaci. Alloni, Pd: “un flop. In provincia di Cremona i cittadini hanno pagato molto di più rispetto al 2013”

Nei giorni scorsi il presidente della Regione Lombardia ha avanzato l’intenzione di cancellare i ticket sanitari regionali a partire dal 2015. Secondo il gruppo regionale del Partito Democratico, “la prima manovra fatta dall’amministrazione Maroni sui ticket farmaceutici, in vigore da aprile 2014, si sta dimostrando un flop”.

 

Zero ticket

Maroni annunciò che la Regione avrebbe investito 40 milioni di euro per cancellare i ticket farmaceutici ad 800 mila lombardi su un totale di 10 milioni. Fu anche lanciata la campagna di comunicazione “zero ticket”, con affissioni di manifesti in tutte le città lombarde, per il costo dichiarato di 200 mila euro. “Nei fatti – sostiene Agostino Alloni - la Regione ha esteso l’esenzione del ticket farmaceutico per gli anziani over 65 poco abbienti, spostando il limite di reddito massimo da 11 a 18 mila euro”.

 

L'aumento dei costi

“Alla luce dei dati ufficiali, su ormai cinque mesi di applicazione, per la Regione si è trattato di un’operazione a costo zero, anzi, con un relativo guadagno economico. Da aprile ad agosto l’ammontare dei ticket pagati dai lombardi non solo non è diminuito, ma è costantemente cresciuto, seppure di poco. In cinque mesi i lombardi hanno pagato 1,963 milioni di euro in più rispetto agli stessi mesi dello scorso anno (+1,87%), quando la misura non era in atto”.

 

In Provincia di Cremona

“Sempre nello stesso periodo, rispetto allo scorso anno, i cittadini di Cremona e provincia hanno pagato in ticket sui farmaci 105 mila euro in più rispetto al 2013. E se i cittadini hanno pagato di più, la Regione ha invece risparmiato, perché la spesa farmaceutica complessiva (quanto Palazzo Pirelli deve alle farmacie per i farmaci acquistati dai lombardi) è sostanzialmente diminuita per oltre 25 milioni di euro, grazie soprattutto alla maggior diffusione dei farmaci generici. Per la Regione c’è dunque un guadagno netto, l’esatto contrario di quanto prospettato”.

 

Redditi fino a 30 mila euro

“Sul taglio dei ticket Maroni aveva puntato molto in campagna elettorale e anche ora non passa giorno senza che ne prometta l’abolizione. Noi – aggiunge Alloni - abbiamo sostenuto a lungo che un taglio era necessario, soprattutto per chi ha un reddito fino a 30 mila euro, e abbiamo anche indicato dove trovare le risorse. La giunta ha preferito fare questa limatura sull’esenzione per gli anziani, ma alla luce dei dati è evidente che poteva e doveva fare molto di più. Aveva promesso un taglio per 40 milioni ma ha fatto male i conti e quei soldi sono ancora in cassa, anzi, ce n’è anche di più. Quindi è ora di tagliare veramente, non solo i ticket farmaceutici ma soprattutto il superticket su visite ed esami, nel segno dell’equità”.

 

Gli over 65

“Il flop del taglio dei ticket sui farmaci potrebbe avere diverse motivazioni, ma la più significativa probabilmente concerne i numeri dei beneficiari: gli over 65 in Lombardia sono circa 1,7 milioni, è quindi improbabile che quasi la metà, gli 800 mila dichiarati dalla giunta sia nella fascia di reddito compresa tra 11 e 18 mila euro”, conclude Alloni.

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