01-09-2014 ore 19:03 | Politica - Crema
di Ramon Lombardi

SeL. Piazzoni sul nodo ferrovie: “ennesima beffa da Regione Lombardia e Trenord, depredata la nostra linea ferroviaria”

“Dopo tantissime promesse e risposte altezzose da parte di Regione Lombardia e di Trenord – scrive il coordinatore provinciale di Sel Gabriele Piazzoni - durante gli innumerevoli incontri istituzionali in merito all'arrivo di nuovi treni e ad un miglioramento della puntualità del servizio ferroviario sulle linee Cremona-Milano ecco che la realtà si materializza sotto forma di ennesima beffa alle legittime richieste di pendolari e amministratori locali”.


Treni vecchi
“Le promesse di sessantadue nuovi treni - prosegue - di futuri interventi sulle linee e di adeguamento della puntualità dei convogli, vengono spazzati via dalla realtà; Trenord, ha deciso di depredare la nostra linea ferroviaria dei treni a trazione elettrica, che in vista di Expo 2015 vengono spostati nelle tratte attorno a Milano, ed in cambio ci manda dodici treni diesel Ale 668 serie 1200 degli anni '70, i più vecchi in dotazione alle ferrovie, fermi in deposito da anni, praticamente dei fumacchiosi rottami semoventi. Con del simile materiale ferroviario in circolazione è facilmente immaginabile quale sarà la puntualità, il confort e l'efficienza dei convogli ferroviari nel prossimo anno. I treni sono già arrivati a Cremona  dal deposito locomotive di Treviso,”.

 

Il sostegno di SeL

"Questa è la risposta nei fatti – conclude Piazzoni - che Regione Lombardia e Trenord hanno dato alle richieste del nostro territorio di migliori collegamenti e di valorizzazione turistica, proprio in virtù della grande opportunità rappresentata dai ventimilioni di visitatori previsti per l'esposizione universale di Milano. Avevamo capito dalle dichiarazioni giunte finora che si intendeva utilizzare Expo 2015 per valorizzare il territorio Lombardo, e non per depredarlo ed impoverirlo delle già inadeguate strutture di collegamento ferroviario. Sinistra Ecologia Libertà sosterrà in ogni modo le azioni istituzionali e non che i pendolari e i sindaci del territorio vorranno mettere in atto, se necessario anche con azioni da parte dei nostri parlamentari, perché tutta la politica si deve attivare contro questa decisione che non possiamo non definire un abuso contro i cittadini”.

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