01-08-2014 ore 19:38 | Politica - Crema
di Riccardo Cremonesi

Crema, Fondazione Benefattori. Paolo Bertoluzzi nuovo presidente, nel cda anche Anna Acerbi, Lucia Campi, Bianca Baruelli e Romano Demicheli

Dopo l’informativa indirizzata in serata ai capigruppo, il sindaco Stefania Bonaldi ha sciolto la riserva in merito alla nomina del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei revisori della Fondazione Benefattori Cremaschi. Come prevede l’articolo 8 dello Statuto il Cda sarà composto da cinque membri, nominati con decreto del Sindaco del Comune di Crema.

 

Le modalità d’incarico

“In questo caso si è proceduto – spiega il sindaco - secondo l’unica modalità che la nostra amministrazione impiega per individuare candidature per qualsiasi incarico, ossia la forma del Bando Pubblico, a seguito del quale sono pervenute 21 candidature, presentate secondo le modalità prescritte dalla procedura medesima: autocandidature, presentazione da parte di gruppi cittadini, di associazioni, di consiglieri comunali”.

 

Il nuovo consiglio di amministrazione

“La mia scelta – prosegue la Bonaldi - è ricaduta sulle seguenti persone: il dottor Paolo Giovanni Bertoluzzi, laurea in Giurisprudenza, manager, consulente di direzione, con precedenti esperienze di Amministratore delegato di realtà di rilievo nazionale ed internazionale nel settore alimentare e farmaceutico. Presentato da un gruppo di cittadini. Sarà il Presidente della Fondazione; la dottoressa Anna Acerbi, laurea in Giurisprudenza ed in Lingue, è direttore della sede operativa di Crema del CFP, azienda speciale di formazione della Provincia di Cremona; svolge il ruolo di responsabile dell’unità organizzativa, esperto dei processi formativi e valutativi. In passato ha svolto anche il ruolo di segretario-economo del Centro, con qualifica di istruttore direttivo in materie economiche contabili e statistiche. Presentata da un gruppo di cittadini; la dottoressa Bianca Baruelli, laurea in Economia Aziendale. Imprenditrice. Amministratore Unico di azienda operante nel settore dei riordini irrigui, con ruolo di coordinamento della gestione economico finanziaria; prima assessore ai Lavori Pubblici, è stata sindaco del Comune di Gombito dal 2004 al 2014 e membro del CDA dell’Azienda Consortile CSC dal 2006 al 2014. Ha frequentato il Corso SDA Bocconi “Servizi Sociali e socio sanitari dell’Ambito di Crema: programmazione unitaria e gestione associata”; la dottoressa Lucia Campi, laurea in Sociologia, è stata Dirigente dei servizi sociali, socio educativi, istruzione, sport del Comune di Crema; master al Politecnico di Milano per l’organizzazione dei servizi per anziani; esperienze formative e di ricerca in ambito socio sanitario e socio assistenziale; numerose esperienze di volontariato. Presentata da 7 Associazioni del Terzo Settore; il dottore Romano Demicheli, laurea in Fisica e in Medicina, è Senior Researcher della Direzione Scientifica dell’Istituto Tumori di Milano,  presso cui è stato anche Vicedirettore Medico dell’Istituto, occupandosi del settore clinico di tutti i reparti dell’Istituzione oltre che Vicedirettore della Divisione di oncologia medica del medesimo istituto. Autocandidatura”.

 

Crema, l'ingresso del 'Kennedy' (foto © Cremaonline.it)

 

Le motivazioni

“La mia scelta si è indirizzata su queste candidature, ignorando ogni ragione di contiguità e di appartenenza, lasciandomi guidare unicamente dell’interesse collettivo, che reclama la massima qualità in chi si candida a servirlo. Per tale ragione, il primo criterio guida è stato quello delle competenze, attestate dai Curriculum Vitae sopra sintetizzati. Competenze estremamente qualificate in ogni singolo prescelto e diversificate fra loro, che forniscono un concerto di specialità in grado di coprire un ampio spettro di risposte nei comparti amministrativo, gestionale, sanitario, socio sanitario. Ma la notevole qualità tecnica dei prescelti è anche frutto della volontà, perseguita senza pentimenti, di aprire una fase nuova nella selezione nei nomi e nell’uso dei metodi, onde approdare ad una discontinuità capace di  garantire  piena autonomia all’attuale consiglio. Per questo si è evitato di  inserire nel consiglio persone che avessero già svolto un ruolo di amministratore nella Fondazione in precedenza. Ciò permetterà ai nuovi amministratori di agire con la mente sgombra e senza quelle suggestioni del passato, che finiscono per rendere le cose sempre simili a se stesse”.

 

Soluzioni innovative

“Una discontinuità perseguita fino in fondo, esclude per una conseguenza logica, anche persone che in passato abbiano ricoperto ruoli amministrativi in generale nel Comune di Crema. Abbiamo bisogno di elevare la qualità del nostri servizi e di farlo a costi inferiori rispetto al passato, impresa che possiamo realizzare solo scegliendo il meglio che ci offre il mercato dei talenti. C’è necessità di sguardi diversi sui servizi pubblici, capaci di dare soluzioni innovative a problemi che toccano in questo caso bisogni legati a delicate fasi crepuscolari della vita, a cui noi dobbiamo un rispetto sacrale. Rispetto che si esercita prima di tutto mettendo la competenza al posto dell’appartenenza”.

 

Taglio netto con il passato

“Siamo palesemente di fronte ad una cesura netta rispetto al passato, una responsabilità che mi assumo per intero, ma era mio dovere scegliere all’interno di un recinto molto più vasto, perché è così che la possibilità di individuare profili di spessore si accresce notevolmente. Per questo non mi sono lasciata sedurre nemmeno da candidature partitiche o di area piuttosto autorevoli, escludendo esponenti di spicco del centrosinistra e del centrodestra. Violare delle tradizioni rappresenta nel nostro caso un preciso atto di fiducia verso il presente e verso il futuro, perché individuare amministratori capaci è un’attività inconciliabile con l’esercizio della nostalgia”.

 

Il Collegio dei Revisori

“Nessuno – conclude il sindaco - potrà rimproverarmi di avere scelto col bilancino, col criterio dei nostri e dei loro, perché nel Cda siederanno candidati non riducibili agli schieramenti tradizionali, e tuttavia rappresentativi di aree del sapere che fanno bene alla Fondazione. Completa il quadro delle designazioni l’individuazione del Collegio di revisione, per il quale sono stati scelti la dottoressa Roberta Jacobone (Presidente), il dottor  Alberto Perolini e il dottor Matteo Zucca”.

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