01-06-2017 ore 15:52 | Politica - Crema
di Andrea Baruffi

Voto per l’autonomia. Cappellini: “avere più risorse sul territorio e mantenere l’identità”

“Il 22 ottobre è una data che potrà fare da spartiacque tra quello che è stato e il futuro. Presentarsi a Roma con i voti di migliaia di lombardi e veneti ha un peso differente per chiedere una risposta decisiva al Governo. Con una forte spinta dei cittadini qualche cosa cambierà”. Parole dell’assessore alle culture di regione Lombardia Cristina Cappellini. Ieri sera in sala Ricevimenti del comune di Crema è intervenuta durante l’incontro promosso dalla Lega nord in vista del referendum per l’autonomia della Lombardia. L’appuntamento è stato introdotto dal segretario cittadino della Lega Andrea Agazzi. Presente Stefano Galli, capogruppo della lista civica Maroni presidente nel consiglio regionale.

 

Comunità, territorio e risorse

“In questi quattro anni di mandato – ha proseguito la Cappellini – il tema dell’autonomia è sempre stato al centro della nostra azione. Non ascoltate chi dice che questo referendum non serve a nulla ed era sufficiente trattare con il Governo. In questi anni il presidente Maroni è andato più volte a Roma per trattare con i vari premier. Ha sempre ottenuto promesse e mai un atto concreto. L’assessorato che guido, alle culture, identità e autonomie, è strategico per mettere al centro le comunità e i territori. La nostra forza è nel patrimonio culturale e nei valori che ci hanno lasciato i nostri predecessori e che dobbiamo tramandare ai giovani. Le basi culturali sono presenti; è necessario avere più risorse sul territorio”. Parlando del rapporto avuto in questi con l’amministrazione di Crema ha precisato che “con tanti comuni di qualsiasi appartenenza sono stati costruiti percorsi virtuosi; Crema non ci ha considerato come interlocutori di fiducia”.

 

Ideologie e senso pratico

“Abbiamo creato il Comitato cremasco per il si – ha chiosato il candidato Enrico Zucchi – per avere un rapporto leale con i cittadini. Queste tematiche mettono in evidenza chi vive di ideologie e chi ha invece senso pratico sui problemi. Lo stesso concetto vale per cultura, formazione e lavoro. È necessario però guardare in faccia la realtà e mettere mano ai luoghi di cultura che producono perdite devastanti a causa di una cattiva organizzazione e gestione”. Non è mancato un passaggio sul finanziamento del sottopasso di viale santa Maria: “la regione ha appena regalato risorse importanti alla provincia di Cremona e il Pd ha costruito una polemica e non ha voluto ammettere di aver sbagliato a presentare la pratica”.

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