01-04-2016 ore 17:00 | Politica - Lodi
di Andrea Galvani

Area vasta Crema-Lodi, giudicato positivo il primo incontro tra i sindaci dei due territori

Come anticipato nella riunione di Crema dello scorso 24 marzo, i sindaci del Cremasco hanno incontrato i colleghi lodigiani per valutare i reciproci interessi nella futura realizzazione delle aree vaste. Presenti per Lodi i rappresentanti di Boffalora, Zelo Buon Persico, Maccastorna, Marudo, Cavacurta, mentre per il Cremasco i sindaci di Crema, Pieranica, Madignano, Pandino, Casale Cremasco, Dovera, Offanengo, Casaletto Ceredano.

 

Area metropolitana

Con grande cortesia istituzionale ha aperto i lavori il padrone di casa, il sindaco di Lodi Simone Uggetti, chiarendo che il giorno prima, insieme ai colleghi del territorio, aveva avuto un incontro con il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia e di aver ricevuto il mandato dall'assemblea dei sindaci lodigiani di fare tutto quanto sarà necessario ad entrare nell'area metropolitana. L'obiettivo è quello di riuscire a mantenere la propria identità e quindi riottenere dalla futura area metropolitana le deleghe che Lodi, in quanto amministrazione provinciale, oggi detiene.

 

Area omogenea cremasca

Ai rappresentanti cremaschi è stato chiesto quali carte avessero in mano e se si trattasse di una 'semplice' delegazione o se fossero delegati a rappresentare anche l'intero territorio cremasco. Stefania Bonaldi ha aggiornato sullo stato dell'arte, spiegando che il Consiglio provinciale – il prossimo è fissato per martedì 5 aprile – deve formalmente ratificare quanto contenuto nell'articolo 8 dello Statuto e quanto richiesto dai sindaci cremaschi, ovvero il riconoscimento con un atto istituzionale dell'Area omogenea cremasca.

 

Periferia della periferia”

Durante l'incontro si è discusso del rischio che nonostante tutti i buoni propositi iniziali, il Lodigiano, entrando nell'enorme galassia dell'area metropolitana, possa divenire la “periferia della periferia”. Al riguardo va riportata una battuta di Antonio Grassi, sindaco di Casale Cremasco: “visto che siamo due periferie, unendoci potremmo fare una centralità”. I prossimi passi riguardano la necessaria ratifica dell'Area omogenea cremasca e la convocazione di un'assemblea dei sindaci che porti ad un incontro ufficiale con Daniele Nava, sottosegretario alle Riforme istituzionali. In chiusura, il commento di Stefania Bonaldi: “si è trattato della prima prova di dialogo tra due territori contigui, che hanno molti elementi di affinità e contiguità. Credo che ci riaggiorneremo presto”.

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