01-04-2015 ore 10:52 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

Crema, ex scuola di CL. Retescuole ribatte al Movimento 5 Stelle: “gli abitanti di San Bartolomeo sostenitori del riutilizzo”

“Ciò che non convince è, anzitutto, il giudizio di sogno irrealizzabile appioppato con molta disinvoltura al progetto di riutilizzo della ex scuola di CL: cosa ci sia di utopistico nel 2015 nel completare una costruzione già avviata per quasi metà non è spiegato”. È la replica del comitato cremasco Retescuole alle affermazioni del Movimento 5 Stelle, che chiedeva “basta sogni irrealizzabili e rinvii”.

 

Le ragioni del 5 Stelle

Secondo i pentastellati, la “certezza della irrealizzabilità e del definitivo tramonto dei disegni dell’Amministrazione di Crema” deriva da alcuni fattori: lo scioglimento dell’accordo con la provincia per la realizzazione del polo a San Bartolomeo; la sospensione dei lavori di sistemazione delle scuole Vailati (450 mila euro); il contenzioso con la Provincia su chi debba pagare la sistemazione delle ex magistrali; il mantenimento del Racchetti in edifici, per cui si paga un affitto, sparsi per la città; nessuna previsione di disponibilità della nuova sede”.

 

Contrasto agli sprechi

Una posizione, quella del 5 Stelle, che “sconcerta ancor di più” perché proveniente da “movimento politico, che fa del contrasto agli sprechi della spesa pubblica un suo principio fondante”. Netta, osserva Retescuole, “la sproporzione tra il costo del progetto Valcarenga (valutato attorno a 5-6 milioni di euro) e quello del progetto polo di San Bartolomeo (circa 23 milioni di euro), per il quale per altro i soldi non ci sono mai stati. Basterebbe anche solo questo confronto per spendersi a favore di cause che possono  inizialmente sembrare di difficile realizzazione”.

 

Coerenza tradita

“Gli abitanti del quartiere di S. Bartolomeo sono stati tra coloro che hanno sostenuto più convintamente la raccolta di firme del Comitato per il recupero della ex scuola di CL e questo sulla base delle conseguenze disastrose che un carico di circa mille nuove affluenze avrebbe su di uno spazio urbano già sottoposto ad un'enorme pressione di traffico. Non si può fare a meno di constatare – conclude Retescuole – come il Movimento 5 Stelle, che fa della consultazione diretta dei cittadini su ogni questione una delle sue bandiere, in questa occasione con sprezzo della coerenza tradisca radicalmente un altro dei suoi assunti fondativi”.

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