31-08-2017 ore 13:06 | Economia - Mercati
di Rebecca Ronchi

Mobili, libri e antiquariato. In Lombardia cresce l’impresa dell’usato

L’attenzione e la cura contro lo spreco rivestono sempre maggiore importanza in un mondo costretto a fare i conti con un crescente livello d’inquinamento e soprattutto la sovrabbondanza di rifiuti, con tutte le difficoltà connesse al loro smaltimento. L’usato ed il recupero – per convenienza economica o per collezionismo - forniscono un’ottima soluzione al problema. Dai mobili ai vestiti, dai libri alla musica: biglietti e locandine, strumenti musicali, giradischi o dischi in vinile.


Il 16% delle imprese è in Lombardia

Stando ai dati elaborati dalla Camera di Commercio di Milano e basati sul registro delle imprese nel quarto trimestre 2016, in Lombardia con 572 aziende, si trova il 16% delle imprese dell’usato in Italia. Complessivamente sono 3.553. A livello provinciale, Milano, con il 7,7% delle attività è seconda solo a Roma (10,7%). Più staccata Torino (5,8%). Il settore ha un margine di crescita del 3,8% in Lombardia, mentre la media nazionale è del 2,1%.

 

Mobili, libri e antiquariato

Sempre a livello regionale, dal 2015 cresce il settore dedicato al commercio dei libri usati (+19,4%, da 31 a 37 imprese), seguite dalle attività di vendita di vestiti usati (+6,4%, da 220 a 234) e dagli antiquari (+0,8%, da 246 a 248 imprese). Quasi la metà (275 attività) ha sede a Milano, mentre il resto delle imprese si trova a Brescia (69), Bergamo (51) e Varese (45). A livello generale hanno maggior mercato i mobili usati e gli oggetti di antiquariato. Le attività sono 1.720, seguite da quelle impegnate nella vendita di indumenti (1.289). Resistono i commercianti al dettaglio di libri di seconda mano (296).

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