30-03-2015 ore 16:29 | Economia - Associazioni
di Rebecca Ronchi

Coldiretti. Iniziativa di Giovani Impresa, ecco il Comitato itinerante “Per raccontare e valorizzare la nostra agricoltura”

“Abbiamo inaugurato il Comitato itinerante di Coldiretti Giovani Impresa Cremona riunendoci a Izano, presso l’azienda agricola di Emma e Daniela Ghidoni. L’incontro si è aperto con una visita in azienda, una bellissima realtà rivolta all’allevamento di vacche da latte. È seguita la riunione vera e propria del comitato, che si è svolto in un clima informale e molto proficuo. È una formula che vogliamo ripetere nei prossimi appuntamenti: riunirci nelle aziende dei giovani imprenditori cremonesi è un’occasione per conoscere meglio, e per raccontare, la nostra agricoltura ‘under 30’, che ha tanti volti, tante proposte, tante storie che coniugano tradizione e modernità”. A parlare è Carlo Maria Recchia, 21 anni, Delegato provinciale dei giovani agricoltori di Coldiretti Cremona.

 

Premio giovani e Oscar green

Intensa l’agenda di lavoro: nel Comitato si è parlato del ruolo di Giovani Impresa nelle tante iniziative che Coldiretti Cremona sta programmando sul territorio, a partire dalla partecipazione alla Fiera Regionale Agricola di Grumello Cremonese, con l’istituzione di un Premio Giovani che si terrà nel pomeriggio di sabato 11 aprile. Non manca l’impegno in vista di Expo 2015, appuntamento nel quale Coldiretti avrà un ruolo di primo piano, senza trascurare il rush finale di Oscar Green, il concorso nazionale “che punta i riflettori sull’Italia che produce eccellenze innovative, nel legame con il territorio e le tradizioni”.

 

Il coraggio dell'agricoltura

Come sottolinea Tino Arosio, direttore di Coldiretti Cremona, intervenuto al Comitato, “la scelta di avviare il Comitato itinerante è un esempio virtuoso del necessario passaggio di testimone in agricoltura. Con orgoglio condividiamo l’entusiasmo di Emma e Daniela, 24 e 23 anni, diventate ufficialmente titolari dell’azienda agricola. Ed è doveroso sottolineare tutto il valore della scelta del papà Angelo e dello zio Domenico, che rimangono naturalmente fondamentali in azienda, ma che hanno deciso di investire nel futuro, puntando sulle nuove leve. E’ anche questo un esempio importante di un’agricoltura che è vitale, è coraggiosa, e che anche nei momenti di difficoltà – poiché non ci nascondiamo che tale è il momento che le azienda da latte stanno vivendo – riesce a guardare al futuro e a scommettere sui nostri giovani”.

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