29-07-2016 ore 18:49 | Economia - Mercati
di Ilaria Bosi

Manifatturiero e Brexit, i dati del secondo trimestre. Auricchio: “continuano a scendere sia il fatturato che gli ordinativi”

“I dati congiunturali del secondo trimestre 2016 – commenta il presidente della Camera di Commercio Gian Domenico Auricchio – confermano le difficoltà del sistema manifatturiero cremonese: se, da un lato, riprende la produzione, dall’altro continuano a scendere sia il fatturato che gli ordinativi, anche se ad un ritmo inferiore rispetto al trimestre scorso. In questa situazione generale contrassegnata ancora da segnali di debolezza e dai timori manifestati dagli imprenditori per gli effetti di Brexit, sono ancora l’innovazione e l’apertura ai mercati internazionali a rappresentare i fattori di competitività in grado di fare la differenza. Ed è proprio su questi fronti che la Camera di Commercio, assieme a Regione Lombardia, attraverso il rinnovato Accordo per lo sviluppo economico e la competitività, continuerà a concentrare i propri sforzi a supporto delle imprese”.


Indagine congiunturale

Questi, in estrema sintesi, sono i risultati che provengono dalla consueta indagine congiunturale condotta trimestralmente da Unioncamere Lombardia in collaborazione con l’associazione Industriali, Confartigianato e Cna coinvolgendo ogni trimestre due campioni distinti di aziende manifatturiere, industriali e artigiane. L’indagine ha interessato complessivamente 121 imprese cremonesi appartenenti a tutte le principali attività del comparto presenti in provincia. Il periodo aprile-giugno 2016 ha visto risalire a un +0,9% il dato destagionalizzato della produzione industriale cremonese dopo l’arretramento del trimestre scorso, in linea con il dato lombardo. Il mercato del lavoro rimane stabile, analogamente a quanto riscontrato in sede regionale, con variazioni del numero degli addetti prossimo allo zero. Analogamente a quanto avviene nell’intera Lombardia sembra arrestarsi l’andamento negativo dei prezzi che in provincia, dopo sei trimestri consecutivi segnati dalla deflazione, mostra un +0,3% per le materie prime, mentre rimangono stabili i prezzi dei prodotti finiti.

 

Cassa integrazione

Il numero di imprese che hanno fatto ricorso alla cassa integrazione risulta in aumento dal 9,8% all’11,3% del totale. Nell’intera regione la percentuale di imprese interessate alla Cassa Integrazione è stata del 12,7% e le ore utilizzate hanno costituito l’1,9% del monte ore totale. Il quadro provinciale tendenziale, quello cioè che risulta dal confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente, mostra un leggero calo della produzione (-0,5%), in controtendenza rispetto alla Lombardia (+2,2%). Il fatturato a prezzi correnti, dopo due anni e mezzo di crescita ininterrotta, segna un -3,5% - contro il +1,9% regionale - e riflette il calo sul fronte interno (-5,9%).

 

Crescita tendenziale

Dalla rilevazione emerge anche che, a fine giugno 2016, la percentuale sul totale delle aziende ancora in crisi scende dal 44% al 42%, mentre cresce dal 44% al 50% la quota di quelle in crescita tendenziale. È comunque un quadro strutturale in miglioramento quello che emerge dai risultati produttivi ottenuti dalle imprese artigiane negli ultimi dodici mesi: aumenta dal 37 al 39% del totale la quota delle aziende che producono di più rispetto all’anno prima, mentre diminuiscono notevolmente, dal 32 al 22%, quelle che invece sono ancora al di sotto del livello raggiunto alla fine di giugno 2015.

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