29-07-2015 ore 08:58 | Economia - Associazioni
di Ilaria Bosi

La spesa per frutta e verdura supera la carne. Ora è la prima voce del budget alimentare delle famiglie

Ci sono anche i giovani di Coldiretti Giovani Impresa Cremona, accanto al presidente nazionale Roberto Moncalvo e al ministro Maurizio Martina, stamattina ad Expo – insieme a migliaia di agricoltori provenienti dalle campagne di tutte le regioni italiane – per vivere la Giornata dell’ortofrutta al Padiglione Coldiretti. Migliaia di chili di frutta fresca, dalle pesche alle susine ma anche spremute di arance tardive e di bergamotto, vengono distribuite oggi, per sottolineare il primato italiano nella produzione di frutta  e verdura in Europa.

 

La spesa per frutta e verdura

Per la prima volta la spesa per frutta e verdura degli italiani ha sorpassato quella per la carne ed è diventata la prima voce del budget alimentare delle famiglie con una rivoluzione epocale per le tavole nazionali che non era mai avvenuta in questo secolo. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti, sulla base dei dati Istat relativi gli ultimi quindici anni. La spesa degli italiani per gli acquisti di frutta e verdura – sottolinea la Coldiretti – rappresenta ora il 23% del totale del budget destinato dalle famiglie all’alimentazione, per un importo di 99,5 euro per famiglia al mese.


Il primato dell'Italia

“È in atto a livello globale una tendenza al riconoscimento del valore alimentare della frutta e verdura alla quale dobbiamo saper dare una risposta concreta”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “l’Italia ha il primato europeo nella produzione che genera un fatturato di 13 miliardi con 236.240 aziende che producono frutta, 121.521 che producono ortaggi, 79.589 patate e 35.426 legumi secchi”.

 

Prezzi moltiplicati

Alla Giornata dell’ortofrutta al Padiglione Coldiretti è presente una folta delegazione di imprenditori agricoli cremonesi, guidati dal presidente Paolo Voltini e dal direttore Tino Arosio, ‘schierati’ a difesa della vera ortofrutta italiana: “Dal campo alla tavola i prezzi della frutta moltiplicano fino al 500%, dalle pesche pagate al produttore 0,30 euro e rivendute al consumatore a 1,80 euro alle susine, per le quali l’agricoltore si vede corrispondere 0,40 euro per poi ritrovarle sui banchi dei supermercati a 1,40 euro. Nella forbice dei prezzi dal campo alla tavola c’è margine da recuperare per garantire un reddito sufficiente agli agricoltori e acquisti convenienti ai cittadini”.

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