29-07-2014 ore 11:20 | Economia - Associazioni
di Rebecca Ronchi

La modifica inserita nel 'decreto Competività' equipara le nutrie a talpe e topi rendendole una specie cacciabile senza autorizzazione

“La nostra battaglia per arrivare alla classificazione delle nutrie quale specie nociva ha finalmente ottenuto il primo successo”. Sono parole di Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Cremona, “Nell’incontro promosso da Coldiretti Cremona a Cappella de’ Picenardi, lo scorso 23 giugno, agricoltori, sindaci, responsabili dei consorzi di bonifica e tanti cittadini si erano trovati uniti, nel rivolgere una fortissima richiesta alla Regione e al Governo per una modifica legislativa che, partendo dal riconoscimento delle nutrie quale specie nociva, ci consentisse di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione non solo per il contenimento, ma per l’eradicazione di questi dannosi animali”.

 

Il voto del Senato

“Abbiamo evidenziato e testimoniato i gravissimi danni prodotti dalle nutrie al territorio, all’ambiente, alle imprese, alla sicurezza dei cittadini. Ora un passo importante è stato compiuto”, aggiunge il direttore Tino Arosio con soddisfazione di fronte al positivo voto del Senato che ha visto il decisivo impegno del sottosegretario cremonese alle Riforme e ai Rapporti con il Parlamento, Luciano Pizzetti.

 

Abbattimenti senza autorizzazioni

Il Senato ha approvato un emendamento al decreto Competitività che consente l’abbattimento di questi roditori non autoctoni con tutti gli strumenti a disposizione (trappole, gabbie, fucili, cloroformio) e senza più bisogno di speciali autorizzazioni. Le nutrie vengono equiparate alle talpe, ai ratti, ai topi, e considerate una specie nociva, cacciabile tutto l’anno.

 

Bypassate le ordinanze comunali

“Riconoscere la nutria quale specie nociva significa renderla cacciabile, togliere quelle incomprensibili protezioni che hanno finora rese vane le ordinanze dei Comuni e hanno permesso a questa specie di proliferare in modo incontrollato, con danni pesantissimi a carico sia delle imprese che della comunità”, rimarca Coldiretti Cremona.

 

Decreto alla Camera

“In questi mesi abbiamo sostenuto e rilanciato una guerra senza quartiere sul problema, denunciando un flagello che, nei danni provocati nelle campagne tra infrastrutture (strade, canali, argini) e raccolti distrutti, ha un impatto stimabile in milioni di euro. Ora il provvedimento che definisce le nutrie specie nociva passa alla Camera per la definitiva approvazione. E’ fondamentale che questo percorso prosegua, con determinazione e tempi rapidi. Possiamo affermare che il primo, decisivo tassello è stato posto”.

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