27-07-2014 ore 12:18 | Economia - Aziende
di Rebecca Ronchi

Taba, lettera aperta dei lavoratori: "chiediamo puntualità nel pagamento degli stipendi e rispetto per le persone"

“Siamo i lavoratori della Taba che da lunedì scorso – 21 luglio - stiamo mettendo in atto la protesta nei confronti della proprietà dell’azienda con richieste che sono note, ma che vogliamo ancora una volta elencarle allo scopo di far comprendere che ciò che chiediamo è una di normalità disarmante”.

 

Puntualità degli stipendi

"Chiediamo la puntualità nei pagamenti degli stipendi. Ricordiamo che è più di un anno che tale puntualità è disattesa anche a fronte di un accordo di rateazione siglato dai nostri RSU e Sindacati Territoriali e la Proprietà in l’Associazione Industriali".

 

Lettere di richiamo

"Chiediamo che in caso di ulteriori ritardi nei pagamenti si apra la discussione con i nostri rappresentanti con tempestività. E’ complicato per il lavoratore non rispettare scadenze come i mutui o le bollette perché ogni mese la data di accredito non è mai quella e non possiamo avvisare per tempo gli istituti di credito. Il rientro delle lettere di richiamo formulate dall’azienda in modo improprio. Vogliamo essere assolutamente solidali con i nostri colleghi che per motivi legati alla protesta si sono visti consegnare lettere di richiamo ed un avviso affisso in bacheca di sospensione senza termini di scadenza".

 

Il rispetto

"Chiediamo di riprendere a lavorare in un clima di rispetto che ormai da molto tempo non c’è in azienda, siamo stanchi di essere messi l’uno contro l’altro, di essere apostrofati con termini e frasi che non riportiamo in questa lettera, ma che sono tesi ad umiliare ed offendere i singoli o i gruppi di persone, siamo stanchi del clima di intimidazione, poiché siamo gli stessi lavoratori che in tanti anni hanno consentito all’azienda di andare avanti ed in certi periodi anche molto bene".

 

Cassa integrazione

“Abbiamo saputo che la Taba Cosmetics sabato 26 luglio festeggerà un anno di successi, ebbene è un anno che l’azienda ha subito due casse integrazione ordinarie una nel luglio dello scorso anno e la seconda è partita la settimana scorsa e durerà fino ad ottobre, oltre ai problemi che abbiamo spiegato. Non festeggeremo, ma non vogliamo rovinare la festa a nessuno anche se qualcuno che agisce ascoltando solo la pancia e non la testa lo farebbe attraverso dimostrazioni o ulteriori proteste, giustificando peraltro ritorsioni e innescando un ulteriore ostacolo al dialogo. Desideriamo un altro livello di discussione”.

 

Soluzioni e mediazioni

“Le modalità che stiamo adottando sono nell’ambito della correttezza formale e sostanziale e così continueremo a fare, rivendicando tutti i nostri diritti compreso quello del rispetto delle persone e dei ruoli. I lavoratori non hanno abbandonato la fabbrica, sono qui fuori dal cancello, disponibili a trovare soluzioni e mediazioni, insomma a rientrare alla normalità, ne abbiamo bisogno per affrontare i tempi incerti che arriveranno. L’atteggiamento della titolare dell’azienda che si nega al sindacato, che più volte in questi giorni attraverso telefonate e messaggi mail ha tentato di contattarla, non ci fa pensare bene. L’incontro concesso per il prossimo 6 agosto non risolve il problema di oggi”.

 

Responsabilità d’impresa

“Nei giorni scorsi abbiamo avuto l’accredito degli stipendi e questo ci ha fatto tirare un respiro di sollievo, ma siamo ancora qui segno che per noi il rispetto delle persone è importante. Ricordiamo anche a chi vuole strumentalizzarci che i nostri limiti li conosciamo molto bene e per certo sappiamo che a noi spetta la dignità ed il dovere di lavorare e che la responsabilità d’impresa e la puntualità dei pagamenti tocca all’impresa stessa. All’azienda la responsabilità delle scelte imprenditoriali!”

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