26-08-2016 ore 09:30 | Economia - Sindacati
di Ilario Grazioso

Scuola. Dalle classi pollaio alle cattedre vacanti. Militello: "basta soluzioni tampone"

“Inizio d’anno scolastico all’insegna della preoccupazione e dei soliti problemi”: questo il grido d’allarme di Salvatore Militello, segretario organizzativo Cisl scuola Cremona. Il sindacalista sottolinea il malcontento per i numerosi disagi legati alla mobilità forzata di tanti insegnanti, “frutto del modo in cui è stato impostato e condotto il piano di assunzioni legato alla legge 107”.
 

Basta soluzioni tampone

Tante le anomalie nel disegno renziano della scuola, derivanti spesso da “errori nel sistema che ha gestito le operazioni di trasferimento, non rispettoso né dei criteri stabiliti nel contratto sulla mobilità, né dei diritti di chi avrebbe potuto, col proprio punteggio, avere sedi ben più vicine”, aggiunge Militello. Problemi avvertiti non solo nelle regioni meridionali, ma anche in questo territorio, considerato che in molti casi mancano i posti per garantire l’offerta formativa essenziale. La prima emergenza da affrontare per Militello è quella relativa alla formazione degli organici: si impone una scelta di fondo, in grado di “superare le soluzioni tampone, che aggiustano le cose provvisoriamente, anno per anno”, dichiara Militello, che invoca una logica di sistema, per affrontare i problemi irrisolti: “superamento delle classi pollaio, aumento delle sezioni nella scuola dell’infanzia, adeguato supporto degli alunni diversamente abili, migliore organizzazione del personale del nuovo organico potenziato”.
 

Molte cattedre vacanti

Militello, in qualità di dirigente sindacale sottolinea l’impegno della Cisl affinché le questioni aperte e l’implementazione del personale Ata vengano adeguatamente affrontate. Un pensiero lo rivolge anche alle procedure del concorso per il reclutamento dei nuovi insegnanti, che tanto stanno facendo discutere in queste settimane. In Lombardia, circa il 70% dei docenti precedentemente abilitati dagli atenei italiani e che da anni garantiscono il regolare svolgimento delle lezioni, non sono stati ammessi alle prove orali: “saranno molte le cattedre in organico di diritto che rimarranno vacanti – commenta Militello – ed anche in provincia di Cremona, oltre ai gravi disagi determinati dai ritardi che si stanno accumulando, numerose saranno le cattedre per le quali si dovrà ricorrere alle supplenze annuali, così come avveniva negli anni scorsi”.

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