26-06-2017 ore 13:07 | Economia - Associazioni
di Francesco Ferri

Coldiretti. Maltempo, mais e piante a terra. Prandini: “clima estremo e imprevedibile”

Nella prima mattinata di domenica 25 giugno il territorio cremasco è stato interessato da un breve ma intenso nubifragio (qui il dettaglio). “Campi di mais spianati e alberi sradicati lungo i canali. Fra Orzinuovi e Calcio il granoturco, sul quale si era intervenuti con un'irrigazione di emergenza, è stato piegato a terra dalle raffiche di vento. Nel Bresciano, fra Rudiano e Pumanengo, una tromba d'aria ha sradicato diversi alberi. Questo è avvenuto anche in zona cremasca, a Rivolta d'Adda, Pandino, Ricengo, e nella zona a nord est di Milano, verso Trecella e Pozzuolo Martesana”. È questo il primo bilancio dei danni della Coldiretti Lombardia.


Danni da maltempo

"La situazione – spiega il presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini – è figlia di un andamento climatico sempre più estremo e imprevedibile. Nei campi ogni anno registriamo danni sempre ingenti legati al meteo. Ogni estate l'energia termica accumulata genera tempeste violente. Basti pensare solo alle 12 bufere di grandine che l'anno scorso hanno colpito Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova e ai 10 milioni di euro di danni da maltempo registrati nel 2016 in Lombardia". Nell'ultimo decennio, prosegue nel comunicato Coldiretti “la conta dei danni da maltempo a livello nazionale ha superato i 14 miliardi di euro, mentre nel 2017 la siccità ha colpito i due terzi del territorio agricolo italiano. In Lombardia, dove si tiene monitorato il livello di laghi e fiumi, sul mais e sugli ortaggi si è dovuto anticipare di oltre due settimane le irrigazioni”.

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