26-03-2018 ore 18:54 | Economia - Aziende
di Andrea Galvani

Servizio idrico, le banche premiano Padania Acque: linee di credito per oltre 116 milioni

Padania Acque, gestore unico del servizio idrico integrato della Provincia di Cremona, ha ottenuto un finanziamento di oltre 116 milioni (116.499.932 euro per l’esattezza) da un “pool” di enti finanziatori costituito da 8 banche coordinate da Ubi banca, agente e depositaria: Intesa Sanpaolo, Banco Bpm, Credit Agricole-Cariparma, Mps capital services banca per le imprese, Credito Padano Banca di Credito Cooperativo, Credito Valtellinese e Cassa di Risparmio di Bolzano.

 

Piano d’Ambito 2016/2019

Come spiegato nell’incontro presso la sede dell’associazione degli industriali della provincia di Cremona, le linee di credito sono destinate a finanziare gli investimenti del Piano d’Ambito del quadriennio 2016/2019, “già programmati e in corso di realizzazione”, il rifinanziamento di alcuni prestiti in scadenza o di mutui da estinguere e il finanziamento delle acquisizioni patrimoniali: Aem Cremona è già stata perfezionata, mentre è in corso l’acquisizione del ramo patrimoniale idrico di Scrp, la Società cremasca reti e patrimonio, Asm Pandino, Asm Castelleone, Aspm Soresina servizi e Gisi Casalmaggiore.


Fino al 31 dicembre 2043

“L’importo concesso – sottolinea una nota dell’azienda - soddisfa il fabbisogno finanziario per l’intera durata del Piano d’Ambito, fino al 31 dicembre 2043, sostenendo circa 400 milioni di euro di investimenti di cui il 30% coperto con finanziamento bancario e il 70% autofinanziato negli esercizi dal 2021 al 2043”. L’operazione è iniziata il 31 marzo 2017 con la firma della Convenzione di gestione ed è proseguita con la decisione della Provincia di Cremona e dei 115 Comuni di prolungare la durata dell’affidamento al 2043. Un passaggio “fondamentale per la sostenibilità dell’ingente mole di investimenti del servizio idrico integrato”.


Dettaglio e obiettivi degli investimenti

Circa 64 degli 80 milioni di euro di investimenti previsti nel periodo 2016-2019 sono destinati alla manutenzione delle reti e degli impianti di acquedotto, fognatura e depurazione (rispettivamente per il 31%, il 37% ed il 10% del totale), mentre oltre 13 milioni (pari al 17% degli investimenti complessivi) sono destinati ad interventi di industrializzazione ed innovazione del servizio. Altri 3 milioni serviranno “per ulteriori interventi di sviluppo” o per “far fronte ad emergenze”. L’innovazione si concretizzerà in una “sala controllo centralizzata dalla quale telegestire tutti gli asset aziendali”.


Autonomia pubblica e referendum 2011

“Il finanziamento contratto – ha commentato il presidente Claudio Bodini – assume un significato particolare. Ribadisce la scelta politica di conservare l’autonomia pubblica, rispettando il referendum 2011. Vengono premiati gli sforzi di Padania Acque: mantenere ai minimi nazionali la tariffa dell’acqua e attingere solo al 30% di finanziamento. Nessuna azienda pubblica del nostro territorio ha mai strutturato un piano industriale di questa portata: 400 milioni di euro di investimenti per migliorare l’efficienza e la qualità del comparto idrico”.

 

Bancare il Piano

“Dare copertura finanziaria al Piano d’Ambito – oppure come specifica l’amministratore delegato Alessandro Lanfranchi - ‘bancare il Piano’ è un lavoro iniziato alcuni anni fa col supporto degli enti locali e grazie alla recente riorganizzazione aziendale: il rinnovo dei dirigenti, la valorizzazione dei tecnici e delle maestranze, l’industrializzazione del servizio e la razionalizzazione dell’assetto societario hanno consentito di raggiungere obiettivi sfidanti. Contenere al minimo gli incrementi della tariffa a fronte degli ingenti investimenti programmati è un risultato concreto che abbiamo dimostrato di poter conseguire già in questi primi anni di attività”.

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