26-01-2017 ore 18:24 | Economia - Banche
di Ilaria Bosi

Riforma delle Bcc. Possibile fusione tra Banca Cremasca e Mantovabanca 1896: "opportunità da cogliere, nessun esubero"

Banca Cremasca e Mantovabanca 1896 stanno valutando una possibile unione, "cogliendo l’opportunità dettata dalle nuove regole bancarie europee e per meglio prepararsi ai cambiamenti in atto conseguenti alla riforma del Credito cooperativo". I due istituti di credito, con il supporto della Federazione lombarda, "hanno esaminato con attenzione e spirito critico la fattibilità e le potenzialità di sviluppo in un’unica Bcc, attraverso una fusione per incorporazione in Banca Cremasca".

 

Opportunità di crescita

“La rete di sportelli non subirà modifiche – specificano i vertici dell’istituto cremasco - anzi trarrà vantaggio da una migliore organizzazione della struttura, oltre che dall’offerta di prodotti sempre più competitivi. Al momento sono allo studio diverse soluzioni logistiche che consentiranno di potenziare la struttura rendendo la banca più efficiente ed efficace con un impatto positivo sul benessere dei propri dipendenti, soci e clienti. La condivisione degli stessi valori e della stessa visione prospettica è stata la base per iniziare l’analisi di questo ambizioso progetto".

 

"Nessun esubero"

I Consigli di Amministrazione di entrambe le banche ritengono che questa unione sia una concreta opportunità di crescita, per ottimizzare le proprie risorse e dare ancora un migliore servizio ai propri soci e clienti. Una Bcc dimensionalmente più grande e organizzata avrà un peso maggiore all’interno del nuovo Gruppo bancario Cooperativo, per poter mantenere una propria autonomia più ampia possibile. È importante sottolineare che la fusione non comporterà alcun esubero di personale”.

 

Banca tra le più grandi in Lombardia

Proiettando i dati a fine 2017, l’istituto derivante dall’eventuale fusione si stima avrà non meno di 270 dipendenti effettivi - riduzione dovuta al pensionamento di alcuni - al servizio di oltre 7mila soci e più di 38 mila clienti. Con l’aggregazione, sempre in base alle stime, la nuova realtà bancaria si posizionerà entro i primi 10 posti in Lombardia per masse amministrate, con un totale di oltre 2,8 miliardi.

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