25-11-2015 ore 23:06 | Economia - Sindacati
di Ilario Grazioso

Uil scuola, il segretario nazionale a Cremona. Critiche alla legge di riforma

Appena sopite ansie, incertezze e timori del personale neo immesso in ruolo nella cosiddetta Fase C, che proprio oggi, presso la sede dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona ha formalizzato l’ingresso nell’esercito dei prof a tempo indeterminato, la nostra provincia accoglie domani il segretario nazionale della Uil scuola Giuseppe d’Aprile, presso l’aula Varralli dell’Itis Torriani a partire dalle 15. L’incontro, rivolto ai docenti ed al personale ausiliario tecnico ed amministrativo delle scuole di tutta la provincia, è organizzato dalla Uil scuola Cremona, in collaborazione con l’Irase, ente qualificato per la formazione e  riconosciuto dal Miur, e vede tra i relatori il segretario generale Uil Scuola Cremona Lodi, Mauro Colafato.

 

I nuovi poteri del dirigente scolastico
Tra i temi che saranno al centro del dibattito, particolare attenzione sarà destinata ai poteri che la nuova scuola pensata dal governo Renzi attribuisce al dirigente scolastico, oltre a tutto ciò che interessa aspetti quali la tutela dei diritti del personale docente e Ata e la fatidica legge 107, meglio nota come buona scuola. L’avvio dell’anno scolastico non è stato agevole e non si è registrata l’inversione di tendenza che era stata dichiarata dai fautori del processo riformatore, producendo anzie gravi disagi per gli utenti diretti del servizio scolastico: centinaia di alunni delle scuole di ogni ordine e grado si sono trovati costretti ad attendere l’arrivo in cattedra di docenti, prima nominati, poi sostituiti con altri in corso d’anno.

 

Le criticità della riforma Renzi
“In questo particolare momento storico cha la scuola italiana sta attraversando – spiega il segretario generale Uil Scuola Giuseppe d’Aprile – il nostro intento fondamentale è proprio quello di parlare con le persone, per spiegare le criticità di questa riforma a tutti coloro che lavorano nella scuola”. Per Mauro Colafato, segretario generale Uil Scuola Cremona Lodi, non è un caso se l’inizio dell’anno scolastico si è mostrato tutt’altro che semplice e lineare: “Oltre al solito caos dovuto ai problemi già noti come il sovraffollamento delle classi e la sicurezza degli edifici – denuncia Colafato – se ne sono aggiunti altri, causati da una legge sbagliata, che sta costringendo ad occuparsi più delle questioni amministrative, che della didattica”.

 

I 500 euro per pochi, non per tutti
Infine, il bonus di 500 euro che, riservato solo al personale di ruolo, crea un’oggettiva disparità di trattamento nel personale della scuola, senza contare dubbi e perplessità in ordine alla concreta applicazione del provvedimento: Colafato evidenzia come il fronte comune e unitario dei sindacati della scuola abbia impugnato il provvedimento che esclude i docenti precari e gli educatori, dalla possibilità di poter usufruire della Carta del docente, con la quale si assegna ad ogni insegnante un importo di 500 euro per ciascun anno scolastico, con la finalità di sostenere le attività di formazione e di aggiornamento culturale e professionale.

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