24-10-2014 ore 20:57 | Economia - Sindacati
di Paolo Carelli

Roma. Domani manifestazione nazionale della Cgil. Rita Brambini: "Autonomi dai partiti per rappresentare il lavoro, con noi tanti giovani"

Otto pullman, circa 400 adesioni, tutte le categorie rappresentate e una partecipazione diffusa praticamente da tutte le grandi industrie del territorio, con picchi nelle aziende che più di altre stanno affrontando un periodo di crisi. La macchina organizzativa della Cgil cremonese sta mettendo a punto gli ultimi dettagli prima di partire alla volta di Roma, dove domani in piazza San Giovanni in Laterano è in programma la manifestazione nazionale del principale sindacato italiano.

 

Contro il 'Jobs Act'

Un appuntamento che arriva nel pieno del percorso del cosiddetto 'Jobs Act', la riforma del lavoro del governo Renzi già approvata al Senato attraverso il voto di fiducia e in procinto di passare all'esame della Camera dei Deputati. La Cgil provinciale, guidata da Rita Brambini, si prepara a portare nella capitale la voce di una buona fetta di lavoratori attivi del territorio: uno solo il pullman dello Spi (la categoria dei pensionati), tutti gli altri partecipanti saranno in rappresentanza di categorie attive: metalmeccanici, chimici, edili, lavoratori della scuola, del commercio, dei trasporti, della funzione pubblica. Dalla Danone alla Galbani, dalla Bosch alla Coim fino a realtà di più piccole dimensioni, l'adesione viene giudicata positivamente dagli organizzatori. “Non siamo ai livelli della grande manifestazione del 2002 – ammette Brambini – anche perchè siamo oggettivamente in un contesto storico e culturale diverso; ma stiamo parlando di numeri importanti per il nostro territorio che danno l'idea della presenza capillare della Cgil in tutte le realtà produttive. Non abbiamo copertura mediatica, ma abbiamo la fortuna (o la sfortuna, per certi versi) di guardare in faccia le persone che perdono il lavoro, che vivono la crisi sulla loro pelle e che in noi cercano una risposta”.

 

Il confronto con gli imprenditori

Le diatribe e gli scontri sull'articolo 18 che hanno animato il dibattito nazionale toccano solo marginalmente le organizzazioni sindacali territoriali, convinte che gli aspetti su cui intervenire siano in realtà altri. “I piccoli e medi imprenditori con cui ci confrontiamo ogni giorno – continua Brambini – sono i primi a dirci che il problema non sta nell'avere facilità di licenziare. Oggi i problemi sono la mancanza di lavoro, la burocrazia, l'assenza di una politica industriale: tutte cose che nel 'Jobs Act' non ci sono. Non c'è nulla che favorisca gli investimenti, se non il taglio dell'Irap, che però non andrebbe fatto a pioggia, ma premiando quelle imprese che difendono e creano lavoro”.

 

I rapporti con il Partito Democratico

La manifestazione di domani ha anche un significato politico, collocandosi in una fase in cui al governo nazionale c'è un partito di centrosinistra; nei gruppi parlamentari del Partito Democratico la presenza di esponenti vicini alla Cgil, con passato di dirigenti sindacali, è folta e rappresenta un'anomalia che non passa certo inosservata. “Da diversi anni ormai – precisa il segretario provinciale – non esiste una forza politica in grado di rappresentare il mondo del lavoro. Questo per la Cgil è un bene, perchè ci rende autonomi, anche quando al governo ci sono partiti che dovrebbero essere a noi vicini. Certo, diventa difficile che le nostre istanze possano andare avanti se nessuno le raccoglie in Parlamento e forse è anche per questo se non esistono strumenti legislativi per difendere i precari. A chi ci chiede dov'eravamo quando si precarizzava il mondo del lavoro, rispondo che la Cgil ha contrastato tutte le riforme di flessibilità senza regole, dal 'pacchetto Treu' in poi. Non si può sempre ridurre tutto a slogan e battute; le battaglie complesse richiedono dialogo e democrazia; e la democrazia richiede tempo, riflessioni, mediazioni”.

 

"Non è un sindacato coi capelli bianchi"

Quando il segretario generale Susanna Camusso farà il suo intervento intorno all'ora di pranzo, partirà il balletto delle cifre e piazza San Giovanni verrà radiografata per capire quali pezzi d'Italia e del mondo del lavoro avranno aderito. Di una cosa, Rita Brambini è convinta: “Dimostreremo che questo non è un sindacato con i capelli bianchi – conclude – e con noi ci sono tanti giovani, studenti e precari. Del resto, basta fare un giro nelle nostre sedi territoriali; anche in una fase in cui il sindacato non va di moda, abbiamo file di giovani, non organizzati, che vengono da noi a chiedere una mano. E' un segnale che dobbiamo cogliere”.

 

Tre pullman in partenza da Crema

Degli otto pullman previsti, tre partiranno da Crema intorno alle 23.30 di stasera dal piazzale antistante il cimitero per arrivare a Roma nella mattinata di sabato; a partire dalle 9 ci sarà il corteo che da piazzale della Repubblica raggiungerà la sede della manifestazione.  

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