24-07-2017 ore 10:28 | Economia - Associazioni
di Ilaria Bosi

Obbligo di origine per pasta e riso. Coldiretti chiede etichettatura completa dei prodotti

Il decreto per l’etichettatura d’origine su pasta e riso firmato dai ministri Martina e Calenda è stato accolto positivamente dalla Coldiretti: “Il passo successivo deve essere la completa etichettatura di origine anche per il concentrato di pomodoro, l’ortofrutta trasformata, i succhi e le conserve. Dobbiamo rimettere in discussione il principio del codice doganale e arrivare all’indicazione di origine per tutti i prodotti agroalimentari per dare sicurezza e certezze ai consumatori”.

 

Provenienza

Attualmente due prosciutti su tre sono venduti come italiani ma arrivano da maiali allevati all'estero, che un pacco di pasta su tre è fatto con grano straniero senza indicazione in etichetta, come pure un pacco di riso su quattro ma anche i succhi di frutta o il concentrato di pomodoro le cui importazioni dalla Cina sono aumentate del 43% nel 2016 ed hanno raggiunto circa 100 milioni di chili, pari a circa il 20 per cento della produzione nazionale in pomodoro fresco equivalente.

 

Il percorso normativo

L’obbligo di indicare in etichetta l’origine è una battaglia storica della Coldiretti che con la raccolta di un milione di firme alla legge di iniziativa popolare ha portato all’approvazione della legge n.204 del 3 agosto 2004. Da allora molti risultati sono stati ottenuti anche in Europa ma altra strada resta da percorrere. L’Italia sotto il pressing della Coldiretti ha fatto scattare il 19 aprile 2017 l’obbligo di indicare il Paese di mungitura per latte e derivati dopo che il 7 giugno 2005 era entrato già in vigore per il latte fresco e il 17 ottobre 2005 l’obbligo di etichetta per il pollo Made in Italy mentre a partire dal 1° gennaio 2008 l’obbligo di etichettatura di origine per la passata di pomodoro.

 

Codice di identificazione

A livello comunitario il percorso di trasparenza è iniziato dalla carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza nel 2002, mentre dal 2003 è d'obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell'ortofrutta fresca. Dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova e, a partire dal primo agosto 2004, l'obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto.

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