21-11-2016 ore 16:33 | Economia - Associazioni
di Ilaria Bosi

Consorzio agrario, oltre 11 milioni di euro di investimenti in favore della maiscoltura

Ammontano a 158,7 milioni di euro le risorse stanziate da Regione Lombardia nel Programma di sviluppo rurale (Psr) per i piani integrati di filiera con l'obiettivo di aumentare la quota di valore aggiunto nell’ambito della produzione agricola, assicurando maggiore integrazione tra i soggetti all’interno delle filiere produttive per migliorare l’efficienza negli scambi, la trasparenza tra i diversi attori, l’equilibrio nelle relazioni che intercorrono tra settore agricolo, trasformazione e distribuzione.

Leader nella produzione di mais
La provincia di Cremona è leader a livello nazionale per la produzione di mais, con l'8% circa della superficie coltivata in Italia, e di latte bovino coprendo circa il 10% della produzione nazionale. Il Consorzio agrario, che è il capofila di 26 aziende agricole che operano sul territorio e che rappresentano la base produttiva del mais da granella per oltre 10 mila tonnellate su una superficie di circa 1.000 ettari, investirà oltre 11 milioni di euro per l’innovazione nella maiscoltura in provincia. Il mais ottenuto sarà trasformato nello stabilimento mangimistico di Porto Canale e distribuito agli allevatori di vacche da latte.

Migliore qualità
Lo scopo è quello di creare, per il territorio della provincia di Cremona, un sistema di gestione a disposizione delle aziende agricole, utilizzando le tecnologie e strumenti dell'agricoltura di precisione. Ciò al fine di ottenere un sistema produttivo più sostenibile, sia dal punto di vista economico, ambientale e sanitario perché lo stesso consentirà l'introduzione di un sistema di tracciabilità delle produzioni rivolto all'ottenimento di un mais pulito da contaminazioni fungine e quindi di maggiore qualità e sicurezza a partire dal campo di coltivazione.

L'utilizzo della tecnologia
Satelliti, droni, sensori ottici e gps, trattori e attrezzature intelligenti che si guidano da sole a vantaggio dell’agricoltura di “precisione”, capace di ottimizzare gli interventi agronomici e soddisfare il fabbisogno idrico e nutrizionale delle colture, evitando sprechi delle di risorse. Si tratta pertanto di un obiettivo che per svilupparsi ha bisogno di coinvolgere la filiera nel suo complesso, sia nella parte prettamente agronomica, sia quella relativa al condizionamento e lavorazione del prodotto mangimistico per la zootecnia da latte.

Il progetto
L'obiettivo è realizzare un progetto che superi le segmentazioni per fasi produttive, con il coinvolgimento scientifico dell'università Cattolica di Milano e Piacenza per coordinare la ricerca e le nuove competenze da mettere a disposizione dell'agricoltura e di tutti gli attori della filiera, fino al consumatore finale. Il Consorzio Agrario, oltre ad importanti investimenti strutturali presso il proprio mangimificio per incrementare produttività e qualità del processo industriale, realizzerà un sistema di supporto che già in questi mesi è in fase di test presso alcune aziende agricole.

Nasce Smart farming Cremona
Il sistema di supporto, che prende il nome di Smart farming Cremona, mira a offrire soluzioni per la sostenibilità, competitività e tracciabilità, dei prodotti attraverso l'integrazione di basi dati territoriali, con infrastrutture hardware e software selezionate e contestualizzate alle specificità del territorio. Una volta terminata la fase di sviluppo del progetto tutte le tecnologie e soluzioni gestionali saranno messe a disposizione di tutti gli agricoltori della provincia e per tutte le superfici coltivate.

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