20-11-2016 ore 11:07 | Economia - Associazioni
di Rebecca Ronchi

Decreto fiscale. Cna: “Regime dei minimi, prevalgano crescita ed occupazione”

Il percorso della norma sul regime dei minimi, “che concilia certezza e flessibilità e che potrebbe essere indebolita a seguito dei rilievi della Ragioneria generale dello Stato” preoccupa fortemente la Cna. In particolare “la disposizione del decreto fiscale consente il mantenimento all’interno del regime semplificato delle imprese personali e degli autonomi che abbiano sforato per meno di 15 mila euro e per un massimo di due volte non consecutive nell’arco di cinque anni, il limite di accesso a questo regime”.

 

I rilievi contabili della Ragioneria

Per la Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa “tale norma, oltre a riconoscere le semplificazioni assicurate ai minimi, evita i notevoli oneri amministrativi che pesano sulla gestione contabile dell’uscita e dell’eventuale rientro nel regime forfettario. Per chiarire, nell’anno di uscita dal regime l’impresa sarebbe costretta a ricostruire tutta la contabilità ai fini delle imposte dirette, dell’Irap e dell’Iva con un notevole esborso economico. Sui rilievi contabili della Ragioneria devono prevalere le ragioni di chi vuole aiutare le imprese a crescere e a creare occupazione e ricchezza”.

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