I fornitori di un prodotto fanno una prima offerta di prezzo di vendita. Il valore diventa la base per una seconda asta on line durante la quale i partecipanti diminuiscono il prezzo per aggiudicarsi la commessa. “In questo modo – rileva la Coldiretti – non si tiene conto in alcun modo della qualità e delle differenze produttive con prezzo finale arriva al di sotto dei costi di produzione mandando in perdita a cascata agricoltori e trasformatori”.
Squilibri della filiera
Anzi, “si aggravano i pesanti squilibri di filiera della distribuzione del valore visto che per ogni euro di spesa in prodotti agroalimentari freschi come frutta e verdura solo 22 centesimi arrivano al produttore agricolo ma il valore scende addirittura a 6 centesimi nel caso di quelli trasformati dal pane ai salumi fino ai formaggi, secondo Ismea. Le aste on line al doppio ribasso – sottolinea Paolo Prandini – danneggiano tutte le filiere produttive compresa quella lattiero casearia che ha subito una frenata nel primo trimestre del 2018 sia per il latte che per burro e formaggi”.