Il coordinamento dell’area omogenea cremasca ha chiesto formalmente al presidente Pietro Moro di rinviare la nomina del consiglio di amministrazione in programma venerdì 1 luglio per “la necessità dei soci di capire e di confrontarsi sulla funzione di Scrp e sui compiti che dovrà svolgere nei prossimi anni. Compiti che non potranno essere quelli del passato, in quanto è profondamente cambiato sia lo scenario in cui la società si muove, sia la natura stessa della Scrp medesima”.
Il numero dei componenti
I sindaci ed il territorio sono chiamati a riflettere anche sul numero dei componenti del prossimo consiglio di amministrazione, che ovviamente potrà variare in base alla mission che le verrà assegnata. Attualmente il cda è formato da Pietro Moro, Francesco Borsieri, Stefania Cervieri, Fabio Calderara, Ivano Magarini. All’ordine del giorno della seduta del 1 luglio rimarrebbe la presentazione e l’approvazione del bilancio 2015.
“Cambiare pelle ad Scrp”
Secondo il sindaco Stefania Bonaldi l’obiettivo è la condivisione, “un metodo che già tre anni fa ha dimostrato di funzionare. Riguardo ad Scrp si apre una partita articolata. Per le modalità e lo stile che ci siamo dati, in particolare negli ultimi mesi, è importante che nel territorio, tra gli amministratori, si riesca a creare uno spirito di collaborazione; la volontà è quella di riuscire a cambiar pelle ad Scrp e definire una mission condivisa e al contempo strutturare una nuova proposta di consiglio di amministrazione, soprattutto pensando ai molteplici progetti in divenire: la gara rifiuti, il progetto dei varchi”.
Stazione appaltante
In sostanza Scrp si sta trasformando e nel prossimo futuro dovrebbe assumere i connotati di stazione appaltante, centrale di committenza dei comuni del territorio. “Per poter arrivare a questi traguardi – conclude il sindaco di Crema – è necessario confrontarci. Nel caso non riuscissimo a farlo entro il 1 luglio, nulla vieta che l’assemblea possa prendersi una decina di giorni in più”.