20-06-2016 ore 19:44 | Economia - Aziende
di Andrea Galvani

Crema. Nomina nuovo cda di Scrp, chiesto un rinvio per approfondire la mission

Il coordinamento dell’area omogenea cremasca ha chiesto formalmente al presidente Pietro Moro di rinviare la nomina del consiglio di amministrazione in programma venerdì 1 luglio per “la necessità dei soci di capire e di confrontarsi sulla funzione di Scrp e sui compiti che dovrà svolgere nei prossimi anni. Compiti che non potranno essere quelli del passato, in quanto è profondamente cambiato sia lo scenario in cui la società si muove, sia la natura stessa della Scrp medesima”.

 

Il numero dei componenti

I sindaci ed il territorio sono chiamati a riflettere anche sul numero dei componenti del prossimo consiglio di amministrazione, che ovviamente potrà variare in base alla mission che le verrà assegnata. Attualmente il cda è formato da Pietro Moro, Francesco Borsieri, Stefania Cervieri, Fabio Calderara, Ivano Magarini. All’ordine del giorno della seduta del 1 luglio rimarrebbe la presentazione e l’approvazione del bilancio 2015.

 

Cambiare pelle ad Scrp”

Secondo il sindaco Stefania Bonaldi l’obiettivo è la condivisione, “un metodo che già tre anni fa ha dimostrato di funzionare. Riguardo ad Scrp si apre una partita articolata. Per le modalità e lo stile che ci siamo dati, in particolare negli ultimi mesi, è importante che nel territorio, tra gli amministratori, si riesca a creare uno spirito di collaborazione; la volontà è quella di riuscire a cambiar pelle ad Scrp e definire una mission condivisa e al contempo strutturare una nuova proposta di consiglio di amministrazione, soprattutto pensando ai molteplici progetti in divenire: la gara rifiuti, il progetto dei varchi”.

 

Stazione appaltante

In sostanza Scrp si sta trasformando e nel prossimo futuro dovrebbe assumere i connotati di stazione appaltante, centrale di committenza dei comuni del territorio. “Per poter arrivare a questi traguardi – conclude il sindaco di Crema – è necessario confrontarci. Nel caso non riuscissimo a farlo entro il 1 luglio, nulla vieta che l’assemblea possa prendersi una decina di giorni in più”.

581