20-01-2017 ore 12:18 | Economia - Crema
di Andrea Baruffi

Saldi a Crema. Crisi e vendite online non favoriscono il commercio cittadino

Saldi posticipati, percentuali di sconto e commercio elettronico. Collaborazione tra negozianti, qualità e tipologia degli eventi organizzati per richiamare più persone in centro. Questi sono alcuni dei temi caldi che fanno discutere i commercianti di Crema.

 

Commercio fermo

“I negozi sono vuoti. I primi giorni dei saldi sono andati beni – sostiene Silvana Serena del negozio Cigno Boutique di via XX Settembre – ora siamo fermi. La crisi si sente e si vive alla giornata. In questa stagione molte persone frequentano i centri commerciali perché trovano un ambiente caldo ma anche lì non fanno acquisti”. Della medesima opinione Maria Cristina Olmi del negozio Olmi gioielli: “Il commercio va malissimo. All’inizio del 2016 abbiamo notato una minima ripresa. Da settembre poi c’è stato nuovamente un calo e anche il periodo natalizio non è stato positivo. Questa situazione di incertezza non favorisce le vendite”.

 

Vendite online e manifestazioni

“Il commercio elettronico ha condizionato il settore degli occhiali da sole”. Secondo Lele del negozio di ottica le iniziative organizzate “servono per tenere viva la città ma non hanno riscontro nell’immediato sull’aspetto commerciale”. Anche per Maria Teresa del negozio di calzature per bambini di via XX Settembre “le manifestazioni richiamano gente in centro e sono una vetrina per far conoscere i prodotti. Durante gli eventi però le persone non acquistano. Il commercio online non ha influenzato particolarmente la vendita delle calzature per i più piccoli. Si preferisce ancora vedere e toccare con mano. Gli acquirenti guardano la qualità del prodotto e la percentuale di sconto applicata”.

 

Articoli primaverili per bambini

Differente l’andamento delle vendite per il negozio di abbigliamento per bambini Sergent Major di via XX Settembre: “Già in questi giorni molti chiedono articoli della collezione primaverile, venduti a prezzo a pieno” riferiscono Sonia Liccardi e Nadia La Greca. Analizzando lo storico delle vendite la crisi comunque si avverte: “In una settimana abbiamo notato un calo di circa 50 persone su una media di 300”.

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