19-09-2015 ore 16:31 | Economia - Crema
di Gianni Carrolli

Crema. Fusione A2A e Lgh, il 5 Stelle chiede di fermare l’operazione: “servizi pubblici in mano al mercato finanziario”

“Siamo ad un passo dalla fusione, ad un passo dal punto di non ritorno. Tutto questo, senza che ancora ci sia stato un vero dibattito politico, né a livello di assemblea di Scrp né tantomeno a livello di Consiglio comunale di Crema”. Lo afferma il Movimento 5 Stelle in merito alla proposta (non vincolante) di acquisto della maggioranza delle quote di Lgh da parte di A2A.

 

Azionisti di A2A

Il termine per la risposta parrebbe essere fissato al 30 settembre. “Tra gli scenari probabili – spiegano i penta stellati – c'è anche quello in cui i soci di Lgh, tra cui il Comune di Crema, diventeranno degli azionisti di una società quotata in borsa (A2A), con tutti i dubbi, le perplessità e i rischi che questo comporta. Questa fusione consegna la gestione di servizi pubblici fondamentali (acqua, gas e elettricità) al mercato finanziario, che per definizione ha un unico fine: quello del profitto e dei dividendi”.

 

Perdita del controllo

Di conseguenza, secondo il M5S, “i Comuni non conteranno più nulla all'interno di queste società, nessun potere di indirizzo o controllo da parte delle istituzioni, tantomeno dai cittadini. Questa fusione, inoltre, spianerà la strada ad una strategia dei rifiuti improntata all'incenerimento, punto di forza del colosso A2A. Tutto questo si sta decidendo tra pochi eletti, i sindaci soci più importanti, senza che nemmeno gli organi politici istituzionali siano dovutamente interpellati”.

 

Fermare il percorso

“Il M5S Cremasco chiede, quindi, al sindaco Stefania Bonaldi e alla sua maggioranza di parlare con urgenza di questo tema nel Consiglio Comunale di lunedì prossimo e, tramite una mozione, di fermare questo percorso che riteniamo scellerato, recuperando un ruolo di controllo e indirizzo nelle società che gestiranno per i prossimi anni i servizi pubblici fondamentali per tutti i cittadini”. 

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