19-03-2015 ore 17:30 | Economia - Aziende
di Stefano Zaninelli

Formigara. Imprenditore a 22 anni grazie al mais corvino dei Maya. Carlo Recchia: “sogno una rivoluzione agricola”

“Come giovane agricoltore sogno una rivoluzione agricola, basata sulla sostenibilità e sul basso impatto ambientale; sogno un’agricoltura fatta da agricoltori e non da industriali che hanno come unico fine il profitto”. Carlo Maria Recchia, classe ’93, ha trasformato la sua passione nel suo lavoro: dal 2013 coltiva mais corvino a Formigara – piccolo paese della provincia cremonese a forte vocazione agricola – e la sua azienda, la C.M.R. Mais Corvino, ha già sedotto interessanti frange di mercato.

 

Passione ed intuizione

La sua storia imprenditoriale ha inizio circa 5 anni fa: “mi stavo interessando di biodiversità – racconta il giovane agricoltore – e durante la mia ricerca di mais sono venuto a conoscenza di una varietà molto antica, il mais nero, già conosciuto dai Maya. All’inizio l’interesse era tutto focalizzato sull’aspetto folkloristico”. Poi, l’intuizione: “non essendoci coltivazioni di mais nero nella mia zona ho pensato potesse essere una soluzione attrattiva per il mercato”.

 

Lo studio del mais corvino

Prima di passare alla redazione di un piano rurale, Carlo ha approfondito gli studi in materia. Pur portando avanti il percorso scolastico – dopo il diploma dell’Istituto agrario Stanga, oggi frequenta la facoltà di Agraria dell’Università di Milano – si è dedicato allo studio del mais corvino, scoprendone “lo straordinario principio attivo, conferito dal suo tipico pigmento nero-violaceo, ricco di vitamine e flavonoidi”.

 

I primi 6 quintali

“Così ho chiesto un piccolo appezzamento di terreno in affitto e ho iniziato a coltivare mais corvino. Dalla raccolta ho ricavato circa 6 quintali di materia prima, poi trasformata in farina per polenta e nettare di mais, cioè un succo ricavato dall’estratto del pigmento di mais corvino aggiunto a pezzi di mela e spezie. In pochi mesi le scorte di prodotto sono esaurite. Da qui la scelta, l’anno successivo, di triplicare la superficie di coltivazione del mais corvino”.

 

Formigara, Carlo Recchia al lavoro (foto © Carlo Recchia)

La gamma dei prodotti

Alle produzioni di farina e succo di mais corvino, i primi ad essere immessi sul mercato e commercializzati, quest’anno altri se ne sono aggiunti, ampliando la gamma: lo scaffale griffato C.M.R. ora ospita anche birra, biscotti e grissini. Tutti questi prodotti, a base di mais corvino, vengono venduti in azienda ma possono essere acquistati anche online ed in alcune panetterie, boutique e ristoranti.

 

Siamo ciò che mangiamo

Nonostante la giovane età, Carlo ha una filosofia aziendale inequivocabile: “sogno un’agricoltura che tuteli il territorio e la salute umana, perché siamo e saremo ciò che mangiamo. Sogno una giusta remunerazione per il comparto agricolo che produce alimenti di eccellenza, con cui l'industria fa bilanci d'oro. Questi non sono solo sogni ma impegni e sfide che mi propongo di portar avanti ogni giorno”.

 

Un grande futuro

“Come giovane imprenditore aspiro a qualcosa di molto grande: la mia azienda si ingrandirà a piccoli passi ma mantenendo saldi i principi etici su cui si è basata finora. Ai giovani spero di poter trasmettere un messaggio positivo e di fiducia: credo per noi ragazzi ci possa essere un grande futuro. Ai miei coetanei – conclude il giovane agricoltore – dico: non fate scelte affrettate, meditate molto, trovate una strategia, confrontatevi e partite”.

1289