17-06-2017 ore 19:04 | Economia - Associazioni
di Ilaria Bosi

Mais, scattano le irrigazioni anti stress contro il caldo torrido dei campi lombardi

Le alte temperature e la mancanza di pioggia mettono in pericolo il mais. In alcune zone della Lombardia le irrigazioni sono state anticipate o si è dovuto ricorrere a quelle di soccorso. “Nelle campagne cremonesi – precisa la Coldiretti – le aziende agricole stanno bagnando i campi con circa un mese d’anticipo rispetto agli anni passati. Difficoltà si registrano nelle aree servite dal fiume Oglio a causa della scarsità di acqua e dei ritardi che si sono verificati nel riempimento del reticolo irriguo”.

 

Acque di scolo e siccità

Particolarmente preoccupante la situazione nelle fasce dove le aziende attingono da canali alimentati dalle acque di scolo che, a causa della siccità, sono a secco. Allerta anche negli allevamenti dove mucche da latte e maiali iniziano a soffrire per l’innalzamento delle temperature. Irrigazioni accelerate di almeno due settimane anche per il mais nella bassa lodigiana dove gli agricoltori hanno già avviato il secondo ciclo di operazioni, che solitamente avviene tra fine giugno e inizio luglio.

 

Grano, pomodoro e vigneti

Oltre all’apporto straordinario di acqua per il mais in provincia di Pavia c’è apprensione per il pomodoro e i vigneti: già diverse le segnalazioni di pozzi quasi asciutti. Nel Mantovano, infine, il caldo si fa sentire anche sul grano. Al Ponte della Becca in provincia di Pavia il livello idrometrico del fiume Po è sceso due metri e mezzo sotto lo zero idrometrico (-2,59), un metro e venti centimetri in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per effetto di una primavera che in Italia si classifica come la seconda più calda e la quarta più asciutta dal 1800. In Lombardia, ad esempio, nel mese di marzo è caduto il 47% di pioggia in meno rispetto alla media, ad aprile il 50% in meno e a maggio il 48,6% in meno.

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