16-06-2016 ore 20:04 | Economia - Aziende
di Angelo Tagliani

Mercatone Uno, pubblicato il bando per la vendita del gruppo. Base d’asta 280 milioni

I 79 punti vendita in tutta Italia del Mercatone Uno sono in vendita. La base d’asta è di 280 milioni di euro, le offerte vincolanti per l’intero compendio aziendale fino al 7 settembre 2016. Secondo l’azienda “le azioni dei commissari straordinari Stefano Coen, Ermanno Sgaravato e Vincenzo Tassinari hanno consentito, senza ricorrere a garanzie da parte dello Stato, la piena operatività ad oggi di 59 punti di vendita rispetto ai 42 che erano aperti all’inizio della procedura, il loro riposizionamento sul mercato e scongiurato la perdita di migliaia di posti di lavoro”. La prospettiva è quella di rendere completamente operativi 61 punti di vendita con oltre 320.000 metri quadri di superficie commerciale nei prossimi mesi, che svilupperanno un fatturato che nel 2016 supererà i 400 milioni di euro, rispetto al fatturato di chiusura nel 2015 pari a 347 milioni di euro.

 

Bando internazionale

Il bando disciplina la gara pubblica per la cessione del compendio aziendale relativo al core business del Gruppo, distribuzione del mobile e del complemento d’arredo composto da un’ottantina di vendita di grande dimensione, sparsi su tutto il territorio italiano con copertura di tutti i principali centri urbani, per una superficie commerciale complessiva di 500.000 metri quadri.

 

Quota di mercato

La base d’asta pari ad euro 280 milioni è stata determinata sulla base di perizie di esperti indipendenti sull’attuale valore patrimoniale dell’azienda, prevalentemente rappresentato dal compendio immobiliare e relative licenze commerciali. Le attività verranno cedute libere da gravami. Non è previsto il trasferimento dei debiti del Gruppo a carico dell’acquirente. Il bando è aperto a operatori industriali e finanziari che possano garantire una concreta prospettiva di rilancio industriale del Gruppo che, ad oggi, mantiene una notevole importanza in termini di quote di mercato del settore, pari a circa il 10%.


I posti di lavoro

L’integrazione del piano triennale dei commissari, approvata dal Ministero il 20 maggio 2016, prevede poi per il 2017 un fatturato pari a 530 milioni di euro. “In tal modo – rende nota l’azienda - anche grazie alle positive relazioni con le organizzazioni sindacali, è stato raggiunto l’obiettivo della salvaguardia di migliaia di posti di lavoro (3.345 unità al 30 aprile 2016) avviando, nel contempo, il riposizionamento strategico del gruppo ed il raggiungimento di obiettivi in grado di rispondere alle esigenze di una clientela sempre più matura nelle scelte e attenta alla qualità. Grazie ai meccanismi introdotti dal Jobs Act, dal 1° novembre 2015 sono stati stabilizzati 254 associati in partecipazione con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato”. L’amministrazione straordinaria è stata sviluppata senza ricorrere alla garanzia dello Stato per l’ottenimento di prestiti bancari, ma con azioni rese possibili grazie soprattutto alle positive relazioni instaurate con la gran parte dei fornitori che hanno avuto fiducia nell’attività del gruppo e della procedura.

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