15-01-2016 ore 10:03 | Economia - Sindacati
di Angelo Tagliani

Crema. Cup e centro prelievi, lo sciopero slitta di una settimana

Dopo l'incontro con il direttore sanitario dell'Asst di Crema, Luigi Ablondi, l’Unione Sindacale di base ha preso atto della regolarizzazione dei contributi dei dipendenti della cooperativa Solaris. Come spiega Luigino Degani, “anche se fuori dai termini previsti dall’accordo raggiunto in Prefettura, lo sciopero programmato per il 18 gennaio ma viene solo rimandato di una settimana, per lunedì 25 gennaio, in attesa del pagamento di tutti gli arretrati”.

 

L'incontro a Crema

Nel tardo pomeriggio di ieri i dirigenti della Solaris hanno avuto un incontro con i dirigenti dell'ospedale di Crema. Erano presenti per la cooperativa Bruno Gandolfi, direttore amministrativo e del personale e Lino Carraro, nuovo coordinatore del personale in servizio presso l’appalto di Crema, mentre per l’Asst di Crema erano presenti Rita Cantoni, responsabile del servizio Cup, Angelo Grassini, responsabile del punto prelievi, il legale Sergio Pini ed Ilenia Morello, responsabile del servizio di libera professione.

 

L'impegno

Come riportato nel verbale della riunione, “la società Solaris si impegna, in conformità ai contenuti dell’incontro svoltosi in Prefettura, a garantire immediatamente il 100% degli arretrati dovuti ai propri dipendenti/collaboratori, non appena beneficerà da parte dell’Asst di Crema del pagamento delle fatture, i cui termini sono già scaduti. Si impegna altresì a garantire la regolarità dei pagamenti degli emolumenti dovuti al proprio personale nella prosecuzione del rapporto contrattuale”.

 

Livello economico

Ai rappresentanti della Solaris, Degani ha ribadito che “lo sciopero è stato solo rimandato per dare la possibilità a tutti i soggetti interessati di procedere ai versamenti previsti”. Alla cooperativa è stato richiesto “di reinquadrare il personale nel livello economico dell’appalto precedente: con il subentro della Solaris i dipendenti hanno avuto un declassamento di due fasce economiche, dalla fascia C1 sono state riassunte in B1 perdendo 100 euro circa di stipendio base”.

 

Data certa

L'unione sindacale di base, a nome delle lavoratrici, ha chiesto alla cooperativa “l’indicazione di una data certa per i pagamenti degli stipendi futuri, la facoltà di ogni singolo dipendente di poter decidere per il pagamento o per il recupero delle ore straordinarie, la regolarizzazione dei contratti a tempo determinato con contratti almeno ad un anno per 3 lavoratrici ed il riconoscimento di rimborso spese per il personale infermieristico che presta servizio tra la sede di Crema e quella di Rivolta D’Adda”.

 

Le promesse

La cooperativa ha preso atto delle richieste “e a parole – conclude Degani - non ha posto alcuna obiezione alle richieste presentate, ma alle parole devono seguire subito i fatti. I tempi delle false promesse e delle attese sono finiti, al mancato rispetto degli impegni presi davanti ai lavoratori e alla parte sociale non tarderemo a farci sentire con nuove iniziative di lotta”.

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