13-03-2017 ore 15:54 | Economia - Associazioni
di Ilaria Bosi

Pomodoro. Coldiretti: "tracollo dei prezzi, congelate le coltivazioni dell'oro rosso”

Prezzi in calo, frena il pomodoro. Quest’anno in Lombardia – secondo una rilevazione della Coldiretti regionale fra gli operatori del settore - le superfici dedicate alla salsa Made in Italy non cresceranno e nella migliore delle ipotesi resteranno ancorate a quota ottomila ettari, la stessa registrata nel 2016. “Il prezzo di 79,95 euro a tonnellata firmato da industriali e Op (le cooperative non partecipano alla trattativa) non copre i costi di produzione ed è addirittura in forte diminuzione rispetto a quello dello scorso anno, già insufficiente. Così si compromette la tenuta del settore, bloccando la crescita del pomodoro made in Italy”, spiega Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona e del Consorzio Casalasco del Pomodoro, la più grande cooperativa di produttori d’Italia con sede a Rivarolo del Re e 370 aziende agricole associate. La culla del pomodoro lombardo è fra Mantova e Cremona dove si concentrano i due terzi di tutta la produzione regionale.


Il cuore della produzione

A livello provinciale oltre 4 mila ettari sono dedicati alla produzione a Mantova, più di 2 mila a Cremona, 564 a Brescia, 292 a Lodi, 109 a Milano, 820 a Pavia, 7 a Monza. Altri appezzamenti residuali nel resto dei territori. Le operazioni di trapianto in campo inizieranno nell’ultima settimana di marzo. La Lombardia è, insieme all’Emilia Romagna, il cuore di una produzione del nord Italia che ormai rappresenta più del 50% del totale nazionale. Nel settore del pomodoro da industria oltre 8mila imprenditori agricoli coltivano circa 72.000 ettari. Le industrie di trasformazione sono 120 e occupano 10 mila persone, con un valore della produzione superiore ai 3,3 miliardi di euro.


Patrimonio da salvaguardare

Per la Coldiretti “si tratta di un patrimonio che va salvaguardato garantendo un prezzo adeguato e il rispetto dei tempi di contrattazione per consentire una adeguata pianificazione e una giusta remunerazione del prodotto agli agricoltori italiani. Intanto sono aumentate del 43% le importazioni di concentrato di pomodoro dalla Cina che hanno raggiunto circa 100 milioni di chili nel 2016, pari a circa il 20 per cento della produzione nazionale in pomodoro fresco equivalente”.

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