13-01-2016 ore 15:35 | Economia - Sindacati
di Andrea Galvani

Ospedale di Crema. Stipendi e contributi non pagati, lunedì 18 lo sciopero delle lavoratrici della cooperativa Solaris

Al termine dell’assemblea sindacale delle lavoratrici della cooperativa Solaris, che si è svolta stamattina presso l'ospedale di Crema, l'Unione sindacale di base ha proclamato lo sciopero per l’intera giornata di lunedì 18 gennaio. “Lo sciopero – spiega Luigino Degani - è indetto per recuperare le mensilità arretrate, la quota di tredicesima, per regolarizzare i pagamenti degli stipendi per il futuro, per la proroga dei contratti a tempo determinato e per un corretto inquadramento delle lavoratrici”.

 

Il presidio

L'astensione dal lavoro inizierà alle ore 8 e proseguirà per tutta la giornata, con un presidio sindacale davanti al CUP di Crema. “Lo sciopero – spiega Degani - verrà sospeso solo nel caso venissero pagati tutti gli arretrati e si avvii una contrattazione su tutte le altre problematiche”.

 

Stipendi e contributi

Come spiega Beppe Bettenzoli, dell'Unione sindacale di base, “le lavoratrici interessate alla vertenza sono tutte quelle che lavorano al centro prenotazioni e prelievi di Crema e Rivolta d'Adda: sono 15, tutte donne, 11 delle quali amministrative e 4 infermiere”. A parte due infermiere assunte lo scorso 1° novembre, tutte le altre sono con la cooperativa Solaris dal 1° aprile del 2015. “La Solaris – spiega Bettenzoli - non è mai stata regolare nei pagamenti e dal mese di ottobre ha addirittura smesso di pagare”.

 

Appalti al ribasso

“La logica delle cooperative – prosegue il delegato Usb - è degli appalti al ribasso, tanto poi i margini li fanno pagare ai lavoratori. Questa cooperativa oltre a non pagare gli stipendi alle lavoratrici non ha pagato i contributi, né Inps né Inail; ciò comporta che non essendo in regola con i contributi l'ospedale non ha potuto pagare la cooperativa per il lavoro”.

 

Forme contrattuali

“La Solaris quando è subentrata alla precedente cooperativa, lo scorso 1° aprile, ha fatto un bello scherzo alle lavoratrici. Chi c'era prima, ovvero Arché, era più corretta, pagava con regolarità e le lavoratrici erano inquadrate ad un livello superiore, quelle del Cup erano in C1, ora in B1: non c'è solo una differenza di 100 euro in meno, ma anche e soprattutto di due livelli economici in meno”.

 

Sciopero

“Al momento la cooperativa non ha regolarizzato la propria posizione. Per questo – conclude Bettenzoli - se entro lunedì non avrà fatto quando gli spetta, non ci sarà solo lo sciopero di lunedì ma anche altre iniziative di lotta”. Ad ingarbugliare la vicenda anche la burocrazia. L'azienda ospedaliera di Crema ha cambiato natura giuridica e dal 1° gennaio, secondo le disposizioni della riforma sanitaria regionale, è divenuta Asst. Il direttore Luigi Ablondi ha assicurato che la struttura ha disposto tutti gli accertamenti necessari per verificare la possibilità di rescindere il contratto, affidandolo alla società arrivare seconda al bando di gara. Al momento, per tamponare il disservizio, vengono precettati dipendenti dell'ospedale solitamente destinati ad altre mansioni.

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