12-12-2017 ore 12:29 | Economia - Associazioni
di Diego Meis

Trasporto su rotaia, dossier di Legambiente: le linee lombarde sono tra le peggiori d'Italia

Maglia nera per il trasporto su rotaia regionale. Lo sostiene Legambiente, che anche quest’anno scende in campo a fianco dei numerosi pendolari che in tutta Italia utilizzano il treno come mezzo di trasporto per gli spostamenti quotidiani. Il dossier diffuso nell’ambito della campagna di mobilitazione Pendolaria prende in considerazione i dati registrati tra il 2010 e il 2017: “la Lombardia è ancora una volta l’età dei treni a destare preoccupazione, in quanto i convogli in circolazione contano mediamente 17 anni di servizio”, si legge nel comunicato diffuso da Legambiente Lombardia. Per quanto riguarda gli “aumenti tariffari inappropriati”, la regione si piazza a metà classifica, con un aumento del 30,3 per cento, sebbene più contenuto rispetto ad altre regioni del nord Italia (48,9 per cento in Liguria e 47,3 in Piemonte).

 

Tra le peggiori linee d'Italia

Nello specifico, tra le dieci linee pendolari peggiori d’Italia compare la Brescia-Casalmaggiore-Parma, che attraversa il territorio lombardo e cremonese”. La classifica è stata redatta unendo le proteste degli utenti per i ritardi e i tagli, la tipologia dei treni, la capienza e l’età delle carrozze, la carenza di orari adatti per l’utenza pendolare, la frequenza dei convogli, la condizione delle stazioni. Un totale di 92 km, “percorsi ad una velocità media di 46 km/h, su cui i pendolari riscontrano quotidiani disagi". Sulla tratta viaggiano meno di 30 treni giornalieri: “neppure un treno all’ora durante l’arco della giornata". Un’altra nota dolente riguarda il materiale rotabile, “che ha un’età media superiore ai 30 anni: rispetto al 2009 il treno più veloce impiega 20 minuti in più”. A ciò si aggiungono i continui guasti alla linea, che vanta gli indici di affidabilità più bassi su scala regionale.

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