12-07-2016 ore 18:34 | Economia - Aziende
di Angelo Tagliani

Padania acque acquisisce il ramo idrico di Aem Cremona. A breve le altre patrimoniali del territorio

L’assemblea dei soci di Padania Acque, preceduta dal nulla osta preventivo del comitato di indirizzo e controllo, ha deliberato l’acquisto delle reti e degli impianti di proprietà di Aem Cremona funzionali all’erogazione del servizio idrico integrato nel territorio della provincia. Secondo il presidente Claudio Bodini “l’operazione rende esecutivo quanto deliberato dall’assemblea ordinaria dei soci riunitasi lo scorso 24 maggio e attesta il percorso di razionalizzazione, efficienza, qualità e miglioramento del servizio attuato negli ultimi mesi da Padania Acque spa”.

 

Ulteriore successo”

Il conferimento del patrimonio idrico a Padania Acque, “in ossequio al D.Lgs 152/06 che impone al soggetto erogatore del servizio non solo la gestione, ma anche la proprietà delle reti e delle infrastrutture idriche”, è considerato “un ulteriore successo per il gestore unico dell’idrico cremonese, in rispetto del mandato ricevuto dai sindaci nel dicembre 2015, con la nomina del nuovo consiglio di amministrazione”.

 

Il percorso di acquisizione

La decisione “è frutto di un lungo percorso di condivisione e dialogo continuo tra Padania Acque, i sindaci del territorio, gli organi di indirizzo e controllo e i vertici delle società patrimoniali; nel prossimo futuro verrà definito il piano industriale”, con “l’obiettivo principale di gestire in modo unitario, economico ed efficace il servizio idrico cremonese. Il trasferimento della proprietà a favore di Padania Acque, che avverrà entro e non oltre il corrente anno, è stato negoziato mediante specifica perizia asseverata, per individuare i cespiti materiali, quantificare i valori immateriali – attività e passività - e mediante apposito accordo quadro”. Nel prossimo futuro l’accordo quadro di cessione di ramo d’azienda verrà applicato, “con gli opportuni adeguamenti anagrafici e quantitativi e previa approvazione del comitato di indirizzo e controllo”, anche per Scrp spa, Asm Castelleone spa, Asm Pandino, Aspm Soresina servizi srl, Gisi spa.

 

Le ragioni economiche

Secondo Alessandro Lanfranchi, amministratore delegato di Padania acque “l’operazione di aggregazione dei rami patrimoniali trova valide ragioni economiche e finanziarie come l’eliminazione dei costi relativi al pagamento di un canone per l’utilizzo di beni terzi senza ottenerne la proprietà e la stabilizzazione della tariffa mediante una gestione più efficiente. Considerevoli anche i vantaggi gestionali ed operativi che si concretizzano con la razionalizzazione degli asset del servizio idrico, la realizzazione di lavori su reti e impianti finalmente di proprietà di Padania Acque”.

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