12-06-2017 ore 15:53 | Economia - Aziende
di Gianni Carrolli

Scrp. L’assemblea approva il bilancio 2016. I dubbi di Grassi sul futuro della società

Lunedì sera l’assemblea dei soci della Società cremasca reti e patrimonio ha approvato il bilancio dell’anno 2016. Per il sindaco di Casale Cremasco Vidolasco, Antonio Grassi, l’incontro ha lasciato “un retrogusto indefinito, l’impressione di un bilancio simile ad un elastico, a un tessuto flaccido, capace di allungarsi e di accorciarsi in funzione delle circostanze. Nel caso specifico, di adattarsi alle risposte da dare ai soci. Ma, sia chiaro, è un’impressione senza alcun valore, una sensazione” (in allegato il comunicato integrale).

 

Le osservazioni al bilancio

Sono 6 le osservazioni che Grassi muove al bilancio. La prima: è diminuito, rispetto al 2015 l’Ebitda – ossia il margine operativo lordo – e questo “non è un buon segnale: la capacità di produrre ricchezza di Scrp è diminuita”. Seconda osservazione: nel 2016 il valore della produzione è stato 7.844.346 euro e il costo di produzione di 9.741.626 euro; rispetto al 2015, si sono spesi 2.031.214 euro in più nella produzione e si è prodotto per 668.517 euro in meno, e questo “non è un risultato esaltante”. Terza: l’accantonamento di 108.808 euro per le documentazioni legali e tecniche inerenti il bando di igiene urbana, che dovrebbe coprire il vincitore della gara: “nel bando non è precisato in maniera netta che il vincitore deve sottostare a questa condizione?”.

 

Da Villa Obizza ai dividendi

Quarta osservazione: altri 695 mila euro sono stati accantonati per l’operazione Lgh-A2A, “riguardante il contenzioso della procedura seguita per la realizzazione di tale accordo”. E ancora, alla voce costi: “Scrp ha pagato 65 mila euro «relativo all’escussione della fidejussione rilasciata nell’interesse della Fondazione Obizza Onlus». Cosa ha da spartire Scrp con quel che resta di villa Obizza?”. Sesta osservazione: come sottolinea il collegio dei revisori rispetto all’acquisizione A2A-Lgh, “la vostra società ha quindi beneficiato di un importante dividendo pari a 5.884.436 euro, che ha notevolmente influenzato il risultato finale di conto economico”. Conclude Grassi: “Scrp è come una nobile decaduta che ha venduto una parte dei gioielli di famiglia e ha fatto cassa, ma ha prodotto meno ricchezza dello scorso anno. L’anno prossimo cosa cederà?”.

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