Prosegue fino alle 14 lo sciopero dei lavoratori della Danone di Casale Cremasco, in presidio davanti ai cancelli dell'azienda da stamattina con il sindaco Antonio Grassi ed i sindacalisti Maurizio Bertolaso, Flai-Cgil ed Alessandro Cerioli, Fai-Cisl.
Il calo della produzione
Negli ultimi anni il livello della produzione è calata sensibilmente, circa il 40%; lo stabilimento di Casale Cremasco è passato da una produzione di circa 80 mila tonnellate di yogurt nel 2011 – con picchi massimi di circa 1800 tonnellate a settimana - a poco più di 45 mila dello scorso anno, con una produzione media che si aggira a 1000 tonnellate la settimana. L'azienda ha giustificato la chiusura dello stabilimento col calo dei consumi, ma sono in molti a non ritenerla una giustificazione sufficiente.
Il presidio dei lavoratori
Di primo mattino i dipendenti si sono stretti in presidio nei pressi del cancello d'ingresso dello stabilimento. Sotto due gazebo hanno discusso nei dettagli la situazione lavorativa e cercato le possibili soluzioni. La preoccupazione per il futuro è molta, ma è altrettanto grande la dignità ed il carattere che anima uomini e donne che da mesi o anni lavorano alle linee di produzione della Danone, di giorno e di notte. Domani lo stabilimento resterà chiuso, sabato si svolgerà il consiglio comunale aperto alla cittadinanza con la presenza dei referenti politici del territorio. Per settimana prossima è prevista l'apertura del tavolo di trattativa con l'azienda.
La soluzione del problema
Davanti all'area di conferimento del latte, dove arrivano camion in continuazione, hanno stazionato i carabinieri, mentre davanti al presidio dei lavoratori gli agenti della Digos. Il presidio si è svolto con la massima tranquillità, con attestati di solidarietà e stima portati da ex colleghi, lavoratori di altre aziende di passaggio per lo stabilimento di via Roma o dai residenti del paese. La richiesta dei lavoratori è che non si spengano i riflettori sulla loro condizione, ma che ciascuno possa portare un contributo per la soluzione del problema, che supera l'aspetto locale e assume un carattere comprensoriale.