12-03-2018 ore 18:09 | Economia - Crema
di Diego Meis

Università. Acsu incontra il polo meccanica, aziende favorevoli ai corsi per l'industria 4.0

Connettività 4.0, nanotecnologie, machine learning e soprattutto i diritti sull'immobile di via Bramante: potrebbe passare dalla Provincia di Cremona ai Comuni. Questi i temi chiave per immaginare un possibile futuro per il polo universitario di Crema secondo gli imprenditori cremaschi. È quanto emerso dall’ultimo incontro tra l’Associazione cremasca studi universitari e le aziende della meccanica presenti sul territorio. Si tratta del terzo confronto organizzato per raccogliere suggerimenti in vista dell’incontro con il rettore della Statale di Milano Gianluca Vago, previsto il prossimo 14 marzo.

Sì ai corsi post diploma
Le aziende hanno dichiarato la propria collaborazione nel creare corsi tecnici post-diploma disegnati sulle effettive necessità produttive e gestionali del settore. Linea condivisa dal presidente Acsu Stefania Bonaldi, Giulio Baroni di Confartigianato, Marco Bressanelli di Libera Artigiani. Con loro i referenti delle aziende Aramini, Bettinelli, Bosch, Deca Engineering, il dirigente dell’Itis Galilei Angelo Bettinelli, la direttrice di Reindustria Ilaria Massari, l’assessore Morena Saltini e il consulente comunale Fausto Ruggeri.

L'area omogenea punta sul Polo
Nella stessa sede, l’incontro tra Acsu e l’Area omogenea, in presenza del presidente della Provincia Davide Viola. Il tema: il trasferimento del diritto sulla struttura dall’ente provinciale ai Comuni. Il presidente del coordinamento ha espresso la volontà dei sindaci cremaschi di rilanciare il territorio facendo perno sul polo di via Bramante.

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