10-10-2017 ore 18:16 | Economia - Mercati
di Ramona Tagliani

Riciclaggio e finanziamento del terrorismo, operazioni sospette in Provincia di Cremona

Riciclaggio e finanziamento del terrorismo e dei programmi di proliferazione di armi di distruzione di massa. In questo ambito decisamente preoccupante, secondo i dati dei Quaderni dell’antiriciclaggio dell’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia (integrale in allegato), sono in leggero calo le segnalazioni di operazioni sospette in provincia di Cremona: basandoci sul primo semestre dell’anno, sono diminuite da 175 a 149. Lo scorso anno sono state 338 in tutto. Se a livello nazionale le segnalazioni sono state 101.065, in Lombardia 25.373. Nei primi sei mesi di quest’anno hanno raggiunto quota 10427.

 

Voluntary disclosure

Il maggior numero di segnalazioni vengono effettuate da intermediari finanziari, istituti bancari o uffici postali, professionisti e operatori del settore. Dati alla mano calano le voluntary disclosure, le procedure volontarie di regolarizzazione della propria posizione. In crescita le segnalazioni dovute al sospetto di riciclaggio (+18,1%) e di finanziamento del terrorismo (+55,7%). A livello regionale, la provincia di Cremona risulta essere tra le meno a rischio, insieme a Lodi, inserendosi nel solco tra le 40 e le 50 segnalazioni ogni 100 mila abitanti.

 

Oro e money transfer

Dalla provincia di Cremona, attraverso il money transfer, sono state inviate all’estero somme “modeste”, tra i 10 ed i 20 mila euro ogni 100 mila abitanti. Contrariamente a quanto accade nel meridione, il denaro contante è utilizzato molto poco in tutto il nord Italia. In provincia di Cremona i contanti sono utilizzati nell’1,3% delle operazioni ritenute sospette. Decisamente importante il livello dell’oro: nella nostra provincia è utilizzato in operazioni sospette per un valore che oscilla tra gli 800 mila euro ed i 3 milioni 200 mila euro.

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