10-03-2017 ore 20:19 | Economia - Mercati
di Stefano Zaninelli

Istat. Provincia di Cremona controtendenza: nel 2016 mercato del lavoro ingessato

I dati positivi sull’andamento del mercato del lavoro non riguardano la provincia di Cremona. Diffusi stamani dall’Istat, tracciano un aumento della popolazione attiva – ossia di occupati e disoccupati – e una diminuzione degli inattivi, le persone che pur non avendo un lavoro non sono alla ricerca di un’occupazione. Ciò significa che torna a crescere la fiducia nel mercato del lavoro: oltre all’aumento del numero di soggetti con un impiego cresce anche il numero di chi lo vorrebbe e dunque lo cerca; al contrario, cala il numero di persone scoraggiate che hanno rinunciato a mettersi in gioco.

 

Diminuisce la forza lavoro

Molto diverso il discorso in provincia di Cremona, dove l’andamento sembra addirittura rovesciato. Nel 2016 la porzione di popolazione attiva, la cosiddetta forza lavoro, è diminuita dello 0,6% toccando quota 163 mila, il peggior risultato degli ultimi 5 anni. A fronte di una situazione stazionaria per le femmine, sono i maschi a risentirne di più, passati dalle 94 mila unità del 2015 alle 93 mila dello scorso anno. Schizzano invece i tassi di attività per ciascun genere (+15,9% per i maschi e +17,8% per le femmine) ma per una mera questione matematica (la diminuzione della popolazione di riferimento). Diminuisce anche il numero di persone inattive – da 69 mila a 68 mila persone – ma aumenta il tasso di inattività: il 30,1% delle persone in età lavorativa non ha un lavoro e non lo cerca.

 

Occupati e disoccupati

Il quadro non migliora osservando gli indici della popolazione attiva. Il numero di occupati nel 2016 è calato di oltre duemila unità, attestandosi al 64,6% della popolazione in età lavorativa (-0,5% sul 2015). Unico dato in controtendenza è l’aumento del tasso di occupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni (+5,1% rispetto all’anno precedente), controbilanciato dalla diminuzione degli occupati tra gli over 30. Aumenta, invece, il numero di disoccupati: +6,6% in 12 mesi, arrivando a toccare quota 12.097 persone in cerca di lavoro; a ciò si accompagna anche l’aumento del tasso relativo (7,4% della popolazione attiva, lo 0,5% in più rispetto al 2015). La crescita tocca tutti, giovani inclusi: nel 2016 il 26,9% dei giovani tra i 15 e i 24 anni era in cerca di lavoro.

 

 

La situazione giovanile

Un dato, su tutti, spiega l’andamento del mercato del lavoro giovanile nello scorso anno. È l’aumento del tasso di attività, ossia la partecipazione al mercato del lavoro. Nell’arco di 12 mesi il tasso è cresciuto del 7,4%; l’aumento si riduce considerando la fascia 15-29 anni, il cui tasso è aumentato del 3,3%, mentre già il range 24-35 anni ha fatto registrare una diminuzione dello 0,8%. Tali risultati si conciliano con la diminuzione del tasso di inattività – cioè il rapporto tra giovani inattivi e la popolazione totale di ragazzi tra i 15 e i 24 anni – dal 75,8% del 2015 al 68,4% del 2016. La quota rimane troppo alta, ma sembra indicare nuovo slancio e fiducia rispetto al futuro.

 

 

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