08-04-2024 ore 16:19 | Economia
di redazione

Made in Italy: Coldiretti è già al Brennero

Obiettivo: un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori, estendendo l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta a tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Ue. Parte dal Brennero la grande mobilitazione della Coldiretti per una proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola. La proposta è sostenuta da diecimila agricoltori guidati dal presidente nazionale Ettore Prandini. Grazie alle operazioni delle forze dell’ordine, viene verificato il contenuto di tir, camion frigo, autobotti. Presente, già da lunedì 8 aprile all’alba, una prima folta delegazione di Coldiretti Cremona, guidata dalla vicepresidente Serena Antonioli e dal direttore Paola Bono.

 

Nofakeitaly

La campagna potrà essere sostenuta firmando in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e negli uffici Coldiretti e sarà promossa anche sui social media con l’hashtag #nofakeinitaly. Secondo Coldiretti “è necessario anche lo stop all'importazione di cibo trattato con sostanze e metodi vietati in Europa, come il grano canadese fatto seccare in preraccolta col glifosato, affermando il rispetto del principio di reciprocità: gli obblighi che vengono imposti ai produttori italiani devono valere anche per chi vuole vendere nel mercato europeo”.

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